Sono passati oltre 30 anni dall’adozione, il 20 novembre nel 1989, della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991, che per la prima volta ha riconosciuto i bambini come aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici.
54 articoli che poggiano su quattro principi fondamentali:
1. Il diritto alla parità di trattamento
Nessun bambino deve essere discriminato a causa del sesso, dell’origine, della cittadinanza, della lingua, della religione, del colore della pelle, di una disabilità o delle sue opinioni politiche.
2. Il diritto alla salvaguardia del benessere
Quando occorre prendere decisioni che possono avere ripercussioni sull’infanzia, il benessere dei bambini è prioritario. Ciò vale in seno a una famiglia tanto quanto a livello statale.
3. Il diritto alla vita e allo sviluppo
Ogni bambino deve avere accesso all’assistenza medica, poter andare a scuola, ed essere protetto da abusi e sfruttamento.
4. Il diritto all’ascolto e alla partecipazione
Tutti i bambini, in quanto persone a pieno titolo, devono essere presi sul serio e rispettati. Ciò significa anche informarli in modo conforme alla loro età e coinvolgerli nelle decisioni.
(Foto di Carlotta Predicatori)