Alla Scuola Media Imiberg di Bergamo quest’anno è stato introdotto un passo in avanti nello studio delle materie scientifiche, inserendo l’utilizzo di Arduino nel curricolo di Tecnologia, nell’ottica di un approccio esperienziale e multidisciplinare.Nelle prossime settimane prenderà il via il progetto sperimentale basato sull’utilizzo di quello che viene definito “approccio STEM” (Science, Tecnology, Engineering e Math), una visione unitaria del mondo scientifico e tecnologico, dove la teoria viene messa in pratica attraverso il pensiero computazionale.
Le III° medie dell’Imiberg si cimenteranno con questo approccio, utilizzando la piattaforma Arduino, un formidabile strumento, inventato e realizzato in Italia,che consente di costruire e programmare piccoli robot e sistemi automatizzati. È un progetto pensato in origine per artisti, creativi, designer e progettisti,per permettere loro di progettare e prototipare le loro idee. Alla base di Arduino c’è l’idea di rendere la creazione di progetti elettronici veloce, agevole e, soprattutto,alla portata di tutti.
Con le schede Arduino è possibile realizzare dispositivi in grado di controllare luci, la velocità dei motori, servomotori, sensori di luminosità, sensori di temperatura e umidità e molto altro.I componenti sono piuttosto semplici si tratta di un microcontrollore, un regolatore di tensione e un’interfaccia USB che permette di comunicare con il computer. Il software per la programmazione di Arduino ha un linguaggio intuitivo (derivato da C e C++) che permette anche ai neofiti di scrivere programmi agevolmente.
“Nell’ottica di un approccio STEM – spiega il professor Francesco Rossi, docente di Tecnologia – intendiamo sperimentare un progetto nuovo che ha l’obiettivo di insegnare agli studenti il pensiero computazionale, concentrandosi sulle applicazioni del mondo reale e orientandosi verso il problemsolving. È un progetto nel quale crediamo molto e che senz’altro stimolerà la curiosità dei ragazzi verso una dimensione nuova, facendoli apprendere nella veste di protagonisti”.
Per fare questo la scuola si avvale anche delle competenze di esperti e formatori esterni, in particolare collabora con Elena Belotti, informatica e fondatrice di Plat1 Web & Digital Agency.
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