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Il protagonista

Cuadrado si candida ad essere l’arma in più dell’Atalanta: “Un giocatore forte, anche a 36 anni”

Il colombiano ha spaccato la partita subentrando nell'ultima mezz'ora: mister Gasperini vuole sfruttare la sua imprevedibilità

Bergamo. Tra le diverse note positive lasciate in eredità dalla prima notte di Champions League, che ha visto l’Atalanta pareggiare 0-0 contro l’Arsenal al Gewiss Stadium, si segnala l’esordio in gare ufficiali in maglia nerazzurra da parte di Juan Cuadrado.

L’esterno colombiano – arrivato nel corso dell’ultima sessione di mercato a parametro zero – non aveva ancora giocato nemmeno un minuto agli ordini di Gasperini nel corso delle prime uscite ufficiali. Un digiuno che si è prontamente interrotto in occasione della sfida in salsa europea contro i Gunners. Proprio così perché l’ex calciatore di Fiorentina, Juventus e Inter è entrato in campo allo scoccare del 60′, quando l’allenatore nerazzurro l’ha inserito al posto di Charles De Ketelaere.

E Cuadrado, dall’alto della sua grandissima esperienza e della sua attitudine a certi tipi di contesti, si è calato immediatamente in partita mostrando una buonissima condizione e, soprattutto, creando i pericoli maggiori dalle parti di Raya nella seconda parte di gara, al netto del penalty sbagliato in precedenza da Retegui.

Sette minuti dopo il suo ingresso in campo, il classe 1988 si è ritagliato un po’ di spazio all’altezza del limite dell’area e con il destro ha spedito alto seppur di poco. Il copione si è poi ripetuto al 74′ quando il nuovo numero 7 degli orobici ha approfittato di un errore della difesa dei Gunners per provare un’altra soluzione da fuori con il destro. Risultato? Sfera a pochi centimetri dal palo e primi convinti applausi da parte del suo nuovo pubblico.

Morale della favola, due fiammate in pieno stile Cuadrado che offrono un interessante biglietto da visita su ciò che uno dei volti nuovi dell’estate atalantina può dare alla causa bergamasca nel corso della stagione 2024/25. Gasperini ha visto in lui l’uomo con i requisiti giusti per provare a spaccare una gara bloccata e che per larghi tratti ha avuto tutti i connotati della proverbiale partita a scacchi. E a giudicare dall’impatto che il colombiano nell’economia del match, viene da dire che l’intuizione fosse decisamente corretta.

“Cuadrado ha avuto un impatto strepitoso? Ho sentito commenti da parte di chi non ha mai visto calcio, Cuadrado è un giocatore molto forte. A 36 anni se riusciamo a farlo giocare più avanti lo metteremo anche in attacco. Posizione inedita per lui? Quando era più giovane ha giocato anche in quella posizione lì. Ha fatto anche il quinto a sinistra, un giocatore forte che sa fare tante cose, quando era più giovane forse correva di più”, ha sottolineato lo stesso Gasperini in conferenza stampa.

 

Cuadrado 7

 

Dal momento del suo ingresso in campo, infatti, Juan si è posizionato sulla corsia di sinistra con ampissima libertà di movimento e la mossa ha pagato subito i dividendi. Nell’ultima mezz’ora di gioco, infatti, l’Atalanta è riuscita nel suo intento di alzare ulteriormente baricentro e tasso di pericolosità. E gran parte delle trame potenzialmente più pericolose sono passate proprio da colui che ieri ha vissuto la sua prima vera notte da giocatore della Dea. Uno che ha 36 anni può ancora recitare un ruolo da assoluto protagonista. E Gasperini questo lo sa molto bene.

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