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L'intervista

Recupero del Grand Hotel di San Pellegrino: “Ne sono rimasto affascinato, sarà pronto tra quattro anni”

Ebbie Khan Nakhjavani, il CEO del gruppo immobiliare californiano EKN Development che si è aggiudicato il bando per la riqualificazione: "Tra gli 80 e i 120 dipendenti, ci impegniamo ad assumere tra la comunità locale"

San Pellegrino Terme. “Nel 2022, ho avuto il privilegio di visitare San Pellegrino Terme insieme ai nostri partner del Gruppo Stilo (immobiliare del Gruppo Percassi ndr). Durante quella visita, sono rimasto profondamente affascinato dal Grand Hotel. La sua importante storia, la straordinaria bellezza architettonica e la location unica mi hanno fatto una grande impressione. Da quel momento, ho sentito il bisogno di riportare in vita l’hotel e ripristinarne l’antico splendore”. Così Ebbie Khan Nakhjavani, il Ceo del gruppo immobiliare californiano Ekn Development – che si occuperà del recupero del Grand Hotel di San Pellegrino – racconta le sensazioni che ha avuto quando ha visto, per la prima volta, il gigante liberty della Valle Brembana.

Un vero e proprio “amore a prima vista” che ha spinto l’imprenditore a fare un’offerta al Comune di San Pellegrino Terme per il completamento del recupero e la gestione del Grand Hotel, per i prossimi 99 anni, che avrà così 118 camere, spa, ristorante raffinato, negozi di lusso, biblioteca-bar, campi da bocce e tanto altro (qui i dettagli del progetto), per un investimento da 64 milioni di euro.

Ma il Ceo americano è (quasi) un habitué in Valle Brembana: “Conoscevo già la Val Brembana dal punto di vista turistico prima di questo progetto – dichiara Nakhjavani -.  Sono sempre stato affascinato dai suoi splendidi paesaggi, dai villaggi incantevoli e dalla calda ospitalità della gente del posto. I punti di forza della Val Brembana sono la sua bellezza naturale mozzafiato, che offre una fuga rilassante e una varietà di attività all’aperto. Il suo ricco patrimonio culturale e l’artigianato tradizionale ne accrescono ulteriormente il fascino, offrendo ai visitatori esperienze autentiche e memorabili. Tuttavia, promuovere e sviluppare offerte turistiche uniche, preservando al contempo il carattere del territorio, sarà fondamentale. La Val Brembana può elevare il suo status a destinazione di prim’ordine, sia per il relax che per le escursioni”.

Natura e artigianato saranno sufficienti a riempire le lussuose camere del futuro Grand Hotel di San Pellegrino Terme, considerata inoltre l’assenza del Casinò che (negli anni d’oro del gigante liberty) portava un certo tipo di clientela altospendente? “La nostra visione – sottolinea il Ceo californiano – è quella di creare un ‘santuario globale’ che attragga visitatori da ogni angolo del mondo. La nostra clientela di riferimento avrà background diversi, ma tutti condivideranno un raffinato apprezzamento per l’esclusività, la serenità e la raffinatezza. Questi ospiti cercheranno più di una sistemazione di lusso; verranno per la cucina squisita, il vino eccezionale e, soprattutto, la migliore esperienza di spa immersiva che il mondo abbia da offrire. Invece di ‘un’offerta da casinò’, stiamo ponendo una forte enfasi sul benessere totale, dove gli ospiti possano ringiovanire sia il corpo che l’anima attraverso un approccio olistico. Sfruttando le rinomate proprietà terapeutiche delle magiche acque curative di San Pellegrino, puntiamo ad attrarre coloro che cercano rivitalizzazione e restauro in un ambiente di impareggiabile eleganza e tranquillità”.

Nascerà un canale diretto tra americani/californiani e la Valle Brembana? “Abbiamo intenzione di promuovere il Grand Hotel e la Valle Brembana in modo massiccio, sia ai californiani che agli americani. Sono certo che troveranno molto da ammirare in Valle Brembana. I californiani, in particolare, apprezzeranno il contrasto con i loro ambienti costieri e urbani, trovando un rifugio tranquillo nella bellezza naturale della zona”.

La gestione del Grand Hotel sarà affidata “ad un’altra società, con una solida esperienza nella gestione di hotel in Italia. Tuttavia, Ekn Development rimane attivamente impegnata nella supervisione della gestione dei suoi hotel dopo la loro apertura. Collaboriamo con società di gestione fidate per garantire operazioni senza intoppi, mantenendo al contempo il nostro impegno per il lusso e l’eccellenza. Questo approccio ci consente di mantenere gli elevati standard che stabiliamo per ogni proprietà, sfruttando al contempo l’esperienza di professionisti esperti per offrire un’esperienza eccezionale agli ospiti”.

Un vero e proprio momento storico per tutta la Valle Brembana, che avrà una ricaduta anche occupazionale importantissima sul territorio, un fatto di cui Nakhjavani è a conoscenza: “Probabilmente avremo bisogno di qualcosa come 80-120 dipendenti, creando opportunità di lavoro che avvantaggiano sia la comunità locale che il resto del territorio. La riapertura del Grand Hotel sarà davvero un momento storico e una spinta significativa per l’occupazione locale e vallare. Ci impegniamo ad assumere membri della comunità locale per contribuire al successo dell’hotel e per aiutare ad integrarsi nella comunità. Questo approccio non solo sosterrà la forza lavoro locale, ma attirerà anche nuove famiglie”.

E i tempi? “Prevediamo che ci vorranno dai tre ai quattro anni dalla firma dell’accordo definitivo con il Comune di San Pellegrino Terme per realizzare la nostra visione del Grand Hotel. Questa tempistica comprende tutte le fasi del progetto, da pianificazione e progettazione iniziali al completamento della costruzione e ai preparativi finali. Durante questo periodo, ci concentreremo sulla trasformazione della nostra visione in realtà, assicurandoci che ogni dettaglio sia in linea con il nostro impegno per l’eccellenza. Questa è la nostra prima avventura nelle affascinanti regioni d’Europa – sottolinea il Ceo – Ekn Development prevede di espandere la sua presenza in tutto il continente negli anni a venire, abbracciando la crescita e potenziando il suo impatto con ogni nuova opportunità”.

Ekn Development non è alla sua prima esperienza con hotel di lusso, come sottolinea Nakhjavani: “Il più recente è stato il rinnovamento del Rochester Hotel Indigo, adiacente e al servizio della Mayo Clinic di Rochester, Minnesota. Con il Grand Hotel, stiamo intraprendendo il nostro primo progetto di ristrutturazione storica. Questa pietra miliare rappresenta un passo significativo nel nostro viaggio, unendo la nostra competenza nello sviluppo moderno con un profondo rispetto per la conservazione storica. Il restauro del Grand Hotel sarà una testimonianza del nostro impegno nel far rivivere e celebrare il patrimonio architettonico integrando lusso contemporaneo e sostenibilità. Questo progetto non solo metterà in risalto la nostra capacità di trasformare proprietà storiche, ma stabilirà anche un nuovo standard di eccellenza nel preservare e reinventare punti di riferimento iconici”.

 

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