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Bergamo

Ancora un incidente mortale in via per Grumello, Simone muore a 33 anni fotogallery

Nello stesso tratto di strada tre vittime in meno di un anno. L'ultima venerdì sera, poco dopo le 20: a perdere la vita Simone Monzio Compagnoni, meccanico di Canonica d'Adda

Bergamo. Si chiamava Simone Monzio Compagnoni, aveva 33 anni, abitava a Canonica d’Adda e faceva il meccanico. È l’ennesima vittima della strada, l’ennesima in via per Grumello a Bergamo, teatro di incidenti mortali anche nel recente passato. Come quello, quasi identico, costato la vita lo scorso 15 novembre a Nicholas Foresti, 22enne pony pizza di Albegno (Treviolo).

Un destino comune, quello di Simone e Nicholas. Entrambi morti sotto un cavalcavia, viaggiavano da Lallio in direzione del centro città quando sul loro percorso hanno incrociato un’auto che procedeva nel senso di marcia opposto, in fase di svolta per imboccare la superstrada che porta a Colognola.

L’impatto costò la vita a Nicholas, mentre non è chiaro se lo scooter Honda Foresight di Simone abbia urtato la Fiat 500 guidata da una 46enne di Zanica. Secondo la Polizia Locale di Bergamo è probabile che sia andata così, ma la donna al volante della quattro ruote nega (la vettura, sotto sequestro, non presentava evidenti segni di danneggiamento).

L’ipotesi è da verificare, ma Simone potrebbe avere semplicemente sbandato per evitare l’auto, battendo la testa e scivolando per decine di metri sull’asfalto, dove ci sono evidenti tracce di frenata. A chiarire l’esatta dinamica dell’incidente, con ogni probabilità, ci penseranno le immagini delle telecamere puntate sulla strada.

La tragedia si è consumata venerdì sera (6 settembre) intorno alle 20,20. Sul posto, oltre alla polizia locale di Bergamo incaricata dei rilievi, anche l’automedica e l’ambulanza, ma per il motociclista classe 1991 non c’è stato nulla da fare. È morto sul colpo nonostante il casco.

 

La salma è stata trasportata all’obitorio del cimitero, mentre la 46enne alla guida della 500 è stata accompagnata sotto choc all’ospedale Papa Giovanni per essere sottoposta agli accertamenti di rito (alcol e stupefacenti).

La pericolosità dell’incrocio è nota. Il problema riguarda sia il Comune che la Provincia, dato che la competenza è suddivisa tra gli enti. “Qui dovevano fare una rotatoria (prevista entro il 2026, ndr) speriamo si sbrighino”, commenta un addetto ai lavori presente sul luogo dell’incidente.

Solo un mese e mezzo fa, il 22 luglio, in via per Grumello perse la vita anche Paolo Agustoni, agente di Polizia Locale dell’Unione Comunale dei Colli. Il punto è quasi lo stesso, ma la dinamica completamente diversa, visto che il 54enne in sella alla sua Harley Davidson morì travolto da una betoniera che procedeva nello stesso senso di marcia.

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