• Abbonati
Comune di bergamo

Politiche Sociali, in Giunta la visione per il prossimo biennio. Messina: “Un tavolo di lavoro con il terzo settore per rispondere ai bisogni dei cittadini”

Sì all'avvio di un percorso di co-programmazione che verte su 4 grandi temi appartenenti al mondo dell'innovazione sociale, del lavoro di comunità e del ripensamento dei servizi, alla luce delle esigenze della comunità e delle nuove povertà

Bergamo. Avvio di un percorso di co-programmazione tra l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo e il terzo settore su 4 grandi temi appartenenti al mondo dell’innovazione sociale, del lavoro di comunità e del ripensamento dei servizi sociali, alla luce di bisogni ed esigenze della comunità e nuove povertà. Questo il significato politico della delibera portata in Giunta, nella tarda mattinata di mercoledì 28 agosto, dall’assessore Marcella Messina. Un documento politico dal significato rilevante che traccia la via, che getta le basi per il lavoro del prossimo biennio. L’amministrazione comunale, in qualità di capofila dell’Ambito Territoriale Sociale, ha messo nero su bianco la volontà di avviare una procedura finalizzata a consultare e interrogare gli attori principali del welfare locale, specificatamente su 4 focus, per costruire un piano di lavoro quanto più rispondente dei bisogni dei cittadini e in linea con gli obiettivi di mandato e con la programmazione nell’ambito sociale.

Una scelta che evidenzia un metodo, quello di un’assessorato che continua a ragionare non per principi calati dall’alto ma che, al contrario, fa della partecipazione e della condivisione i riferimenti a cui tendere nello stendere il nuovo piano di intervento per i prossimi anni. La linea politica è chiara e si fonda sulla possibilità di arricchire il quadro conoscitivo dell’ente, in modo da poter definire e promuovere l’attualità e la consistenza delle esigenze e dei bisogni della comunità, l’attivazione di una relazione di collaborazione con gli ETS in termini di conoscenza, di elaborazione congiunta di possibili proposte operative per fronteggiare le problematiche e i bisogni individuati, anche in termini di innovazione dei modelli, delle metodologie e degli strumenti di intervento, la qualificazione della spesa pubblica, anche mediante l’attivazione di risorse economiche in un’ottica di maggiore integrazione tra fonti di finanziamento di area sociale e sanitaria e di maggior valorizzazione delle risorse mobilitate dal privato sociale e la costruzione di un clima di reciproca fiducia tra i partecipanti ai tavoli di co-programmazione, quale espressione dell’esercizio di funzioni pubbliche in forma sussidiaria, in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale. E il procedimento si articolerà in sessioni di lavoro finalizzate alla descrizione del contesto, delle attività esistenti, delle risorse destinate, delle criticità riscontrate nella gestione dei servizi e degli interventi e nella proposizione dei modelli di interventi e servizi e si concluderà con un documento di sintesi in cui verranno individuate le priorità degli interventi e servizi.

Gli ambiti

Quattro i focus che prevedono il coinvolgimento attivo degli Enti del Terzo Settore: innovazione, ovvero la finizione di progettualità innovative, soprattutto nel settore delle risposte alle problematiche dell’invecchiamento, per favorire l’uscita da una dimensione emergenziale nella gestione dell’anziano con la costruzione di un piano organico di integrazione di istituzioni, terzo settore, associazioni di familiari, reti di prossimità dei territori in cui il problema dell’invecchiamento diventi un problema che riguarda tutta la comunità locale. Welfare di comunità: promozione della adozione di un approccio di comunità nel lavoro del servizio sociale professionale, riconoscendo che il benessere delle persone è dato dalla ricchezza delle relazioni in cui sono immerse e dalla varietà delle opportunità cui hanno accesso, favorendo l’interazione degli operatori e degli attori con le reti della comunità, il vicinato, il commercio di prossimità, l’associazionismo locale, i vari soggetti disponibili a donare tempo e competenza, con la consapevolezza dell’importanza delle reti, soprattutto quelle multi attore, come fattore di reazione agli shock. Ripensamento dei servizi sociali: miglioramento sia dell’accessibilità sia la qualità intesa in termini di misura in cui i servizi riescono a dare risposte alle domande di chi vi si rivolge, alla luce dei profondi mutamenti intervenuti nella realtà sociale di riferimento, privilegiandone una struttura in termini di “filiera” e rompendo la frammentazione e la segmentazione tra servizi sociali e servizi sanitari. Nuove povertà e nuovi bisogni: conoscenza delle nuove situazioni di disagio che si sono fortemente diffuse negli ultimi anni, anche a causa della pandemia e della crisi economica, e definizione di quali sono le reali esigenze dei più fragili e vulnerabili all’interno della comunità per consentire la definizione di strategie di intervento diversificate, anche con carattere sperimentale, a scala territoriale.

La visione politica

“Sollecitiamo il territorio e i suoi attori per costruire, insieme, una programmazione che sia il più rispondente possibile rispetto alle esigenze e ai bisogni dei cittadini. E lo facciamo non con una politica calata dall’alto e senza ragionare per categorie, non etichettando i cittadini. Bensì ragionando per macro aree, in questo caso quattro, che ci consentiranno, tra qualche mese, di raccogliere le risposte fornire dagli attori del terzo settore e riportare in Giunta un documento che servirà per scrivere il nuovo Piano di Zona che andrà varato entro dicembre di quest’anno – così Marcella Messina, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bergamo -. Questa è una delibera molto importante, perché ci consente di gettare le basi per costruire un bando, che durerà all’incirca una decina di giorni, e che ci consentirà di dar vita ad un tavolo di lavoro che consentirà sia al Comune, ai rappresentanti del terzo settore e ad un istituto di ricerca che andremo ad individuare di lavorare secondo visione e obiettivi comuni. La linea politica del Comune resta ancora una volta quella di fare dell’ascolto uno degli strumenti di lavoro più importanti, dimostrandosi aperto al dialogo e vicino alla città e ai suoi cittadini”.

 

 

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI