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A sant'alessandro

Fuochi barocchi, la Comap: “L’impatto ambientale non consente più il tradizionale spettacolo”

Anche la Lav Bergamo si esprime a sostegno della scelta del Comune: "Un passo coraggioso verso la tutela dell'ambiente"

Bergamo. Dopo la polemica scoppiata sulla questione dei fuochi barocchi in occasione della festa del patrono Sant’Alessandro a Bergamo è arrivata la spiegazione della Comap, la società cooperativa di ambulanti che organizza i festeggiamenti nel capoluogo.

“Gli spettacoli, sia dei fuochi barocchi sia le due serate di dj set, sono stati interamente pagati dagli operatori ambulanti presenti, senza alcun costo a carico del comune – precisa il presidente della Comap Federica Nello -. Non è più possibile proporre lo spettacolo pirotecnico ‘tradizionale’ dagli spalti, come abbiamo fatto fino a due anni fa, per l’indisponibilità dell’area e per l’impatto ambientale”.

“L’offerta proposta è stata innovativa e ha rappresentato la prima edizione, sicuramente migliorabile, come ogni cosa, a seguito dell’esperienza – prosegue Nello -. Fermo restando che un evento può piacere come può non incontrare l’apprezzamento del pubblico, riuscire a realizzare comunque lo spettacolo dei fuochi barocchi in pieno centro ha rappresentato uno sforzo organizzativo notevole, sia da parte nostra sia da parte di tutta l’amministrazione comunale e della Questura, che si sono adoperati in ogni modo nel rendere fattibile la realizzazione; basti pensare solo a cosa può aver significato chiudere al traffico il centro”.

 

Bergamo, i fuochi di Sant'Alessandro 2024

 

“Dispiace vedere la critica e le polemiche facili per ogni cosa , lo sparare a zero e l’ insoddisfazione esagerata dimostrata, senza aver colto la bella atmosfera creata, in occasione dei festeggiamenti del patrono – conclude il presidente della Comap -. A nome di tutto il nostro staff e delle aziende che hanno lavorato con noi posso sostenere che la consapevolezza di aver dato il massimo per rendere bella la manifestazione attenua l’amaro in bocca delle critiche ricevute”.

Sulla questione si è espressa anche la Lav Onlus Bergamo, la sede orobica della nota associazione ambientalista italiana, che esprime totale sostegno alla scelta del Comune.

“Da anni ci impegniamo a sensibilizzare amministratori e cittadini sugli effetti devastanti che i fuochi pirotecnici tradizionali causano effetti che ancora vengono irresponsabilmente ignorati da tutte quelle amministrazioni che preferiscono assecondare e non deludere i propri cittadini in termini di spettacolo, piuttosto che informare correttamente sui rischi connessi all’uso di fuochi d’artificio, mettendo quindi consapevolmente a rischio la salute pubblica e la salvaguardia dell’ambiente e degli animali, sia domestici che selvatici – dichiara la consigliera Grazia Perolari -. Non possiamo pertanto che apprezzare la decisione del Comune di Bergamo, così come quella di altre amministrazioni che recentemente in provincia hanno optato per le alternative ai fuochi pirotecnici tradizionali, una decisione che rappresenta un passo coraggioso e lungimirante verso la tutela dell’ambiente e della salute pubblica”.

“Siamo consapevoli che si tratta di un primo esperimento e che ci sono margini di miglioramento per il futuro – prosegue -. Tuttavia, riteniamo che questa iniziativa meriti di essere riconosciuta per il suo valore intrinseco e per l’importante messaggio che trasmette: è possibile celebrare le nostre tradizioni in modo innovativo, riducendo al minimo gli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute pubblica”.

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