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Il monito

Truffe telefoniche a Pedrengo, il sindaco: “Fate attenzione e denunciate”

I carabinieri e la polizia locale hanno ricevuto varie denunce di cittadini contattati telefonicamente per la truffa del parente che ha subito un incidente e che necessita di denaro per tutela legale o medica

Pedrengo. “Fate attenzione e, nel caso, denunciate”. Così Simona D’Alba, sindaco di Pedrengo, invita i cittadini a rivolgersi alle forze dell’ordine qualora ricevessero telefonate sospette, perché potrebbe trattarsi di truffe telefoniche.

In un post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di Pedrengo, la prima cittadina scrive: “I carabinieri e la polizia locale hanno ricevuto in data odierna (nella giornata di ieri, giovedì 22 agosto, ndr) varie denunce di cittadini di Pedrengo contattati telefonicamente per la truffa del parente che ha subito un incidente e che necessita di denaro per tutela legale o medica. Diffidate da qualsiasi contatto di questo genere e segnalate alle forze dell’ordine. Di solito i delinquenti si rivolgono a persone anziane che vivono da sole. Avvisate i vostri cari. Il comando di polizia locale resta a disposizione”.

“I truffatori – spiega il sindaco D’Alba – telefonano soprattutto nelle case di anziani e persone che sanno essere sole, con figli che sono via o si spostano per lavoro piuttosto che per vacanza. Presentandosi come avvocati, amici o incaricati dalla polizia, dicono loro che il figlio o la figlia ha avuto un incidente: sostengono che avrebbe investito o addirittura ucciso qualcuno, così si troverebbe in stato di fermo e sarebbe impossibilitato a contattarlo direttamente, avrebbe bisogno di soldi per pagare l’avvocato o sostenere le spese sanitarie e avrebbe necessità di una mano. Facendo leva sulla preoccupazione, alimentando ansia e panico nella vittima, chiedono di preparare una determinata somma di denaro e si propongono per passare a casa loro per ritirarla e compiono la truffa”.

“Qualora si ricevessero chiamate sospette – aggiunge Simona D’Alba – ci si deve rivolgere alle forze dell’ordine, segnalando ai Carabinieri o alla Polizia Locale quanto accaduto”.

Infine, il sindaco conclude: “Diverse persone che hanno avuto queste telefonate non si sono lasciate intimorire e hanno risposto che si sarebbero rivolti ai Carabinieri. Ricordo, invece, che un paio d’anni fa era avvenuto un caso analogo e la vittima aveva consegnato il denaro. Tramite le telecamere siamo risaliti alla targa dell’auto con cui il truffatore si era recato alla sua abitazione: si era presentato come avvocato con tanto di giacca e cravatta”.

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