Val Seriana. È stato pubblicato nei giorni scorsi l’esito dell’ultimo bando per “incarichi di assistenza primaria” negli ambiti carenti dell’intero territorio bergamasco. Complessivamente erano 62 i posti vacanti, un dato che evidenza la preoccupante carenza di medici di medicina generale.
Il risultato del bando ha riempito la metà esatta dei posti da coprire (31) nelle aree di competenza delle tre Asst orobiche (Papa Giovanni XXIII, Bergamo Ovest e Bergamo Est). La competenza delle Cure primaria lo scorso gennaio è passata proprio alle aziende sociosanitarie territoriali. Il bando regionale mirava a coprire i 1.349 posti vacanti in tutta la regione Lombardia.
Per quanto riguarda l’Asst Papa Giovanni XXIII 7 candidati hanno accettato l’incarico per altrettanti ambiti. Erano 9 in tutto da assegnare, due rimarranno ancora scoperti (uno a Sorisole e l’altro nell’ambito di Ornica-Cassiglio-Valtorta-Cusio-Averara-Santa Brigida-Piazzatorre-Piazzolo, Olmo al Brembo-Mezzoldo).
Nell’Asst Bergamo Ovest erano 37 gli ambiti carenti messi a bando. Nonostante in 21 avessero presentato domanda, è arrivata la copertura di 16 posizioni grazie a due graduatorie distinte: la procedura Sisac, composta da medici inseriti nelle graduatorie di altre Regioni o già in possesso del titolo di formazione specifica in medicina generale, e la procedura corsisti formata da medici iscritti al corso di formazione.
Per l’Asst Bergamo Est, 8 medici hanno scelto gli ambiti carenti su un totale di 16 posizioni aperte: la metà delle posizioni rimane scoperta.
Rimane dunque drammatica la situazione in Val Seriana e in Val di Scalve: solo uno dei posti vacanti (nell’ambito di Castione della Presolana, Rovetta, Cerete, Onore, Fino del Monte, Songavazzo) è stato scelto da un medico. Nel territorio seriano e scalvino erano 7 i posti messi a bando, da Valbondione a Schilpario. Anche centinaia di residenti nella città di Clusone, centro nevralgico dell’area, rimangono senza medico di base.
I medici che hanno accettato l’incarico devono insediarsi entro 90 giorni (dunque entro il 28 ottobre) ma possono chiedere un’estensione di altri 60 giorni. Se l’avvio della titolarità non avviene entro la data, il medico decade e il posto non viene coperto. I cittadini senza medico possono rivolgersi al servizio degli Ambulatori medici temporanei.
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