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Il commento

Gasperini: “La Supercoppa con il Real Madrid è l’apice della storia nerazzurra”

Il tecnico nerazzurro introduce la supersfida di Varsavia: "Un momento davvero emozionante per Bergamo e per tutti i tifosi"

“L’apice della storia dell’Atalanta”. Gian Piero Gasperini descrive così la Supercoppa Europea che la Dea disputerà a Varsavia contro il Real Madrid il prossimo 14 agosto. Una partita unica, per innumerevoli motivi, forse per certi versi irripetibile, perché i nerazzurri si giocano un trofeo contro chi con le coppe scandisce la propria esistenza.

Un traguardo incredibile raggiunto grazie al successo in Europa League: “Vincendo la prima partita a Lisbona in poi abbiamo dimostrato le nostre qualità e giocato al meglio delle nostre possibilità” ha detto il tecnico di Grugliasco al sito dell’Uefa. “Eravamo sfavoriti contro il Liverpool e forse anche contro lo Sporting: l’abbiamo affrontato quattro volte senza mai perdere”.

3-0 al Marsiglia, 3-0 al Liverpool, 3-0 al Bayer Leverkusen. “Siamo stati i più bravi e abbiamo meritato di vincere” ribadisce, “facendo qualcosa che l’Atalanta non aveva mai fatto prima nella sua storia, e nemmeno molti di noi nel club. Il modo in cui lo abbiamo fatto non verrà mai dimenticato”.

Non è però un traguardo casuale: “Negli ultimi sei anni siamo arrivati in Champions League quattro volte. Siamo diventati un nome importante nel panorama calcistico europeo e la situazione è molto diversa rispetto a otto anni fa. Abbiamo cambiato pelle almeno tre volte, ma abbiamo sempre mantenuto alto il livello di determinazione e competitività. Questo grazie al sistema”.

E ora c’è Varsavia: “Sarà un’occasione straordinaria per l’Atalanta, per Bergamo e per la sua storia. Giochiamo contro il club più titolato del mondo: giocare una finale così sarebbe stato impensabile fino a pochi anni fa. È un momento davvero emozionante per tutta Bergamo e per tutti i tifosi”.

E poi c’è l’incrocio con Carlo Ancelotti: “Sarà molto speciale giocare contro di lui, considerando che 30 anni fa io allenavo le giovanili della Juventus e lui la prima squadra. È successo tanti anni fa, ma sarà bellissimo ritrovarci in questa finale”.

“L’Atalanta arriva a giocare questa partita con merito dopo aver eliminato grandi squadre vincendo con facilità questi confronti. Nessuno se l’aspettava: è pericolosa, gioca in maniera speciale” ha ribadito Ancelotti, che arriva alla partita da favorito, ma sa di doversi guardare le spalle dalla Dea.

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