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La lettera

“Risse, spaccio, danni alle auto, sporcizia: Campagnola in stato d’abbandono, abbiamo paura” fotogallery

La denuncia di una lettrice che segnala una situazione di degrado nel quartiere, tra aree verdi non curate, disturbi alla quiete pubblica e numerosi problemi. Il messaggio alla sindaca: "Elena, noi ti aspettiamo e ti diamo anche la mano, ma tu intanto dalla a noi"

Bergamo. “A Campagnola si è superato il limite”. Inizia così la lettera aperta di Loredana Belloni, residente del quartiere, in cui esprime il suo disappunto per numerose situazioni che da tempo si verificano nella zona, mandando anche un messaggio di preoccupazione e un grido d’allarme per la poca sicurezza. Situazioni dimostrate attraverso immagini che evidenziano, tra le altre cose, tracce di sangue nelle aiuole in stato d’abbandono e non soltanto.

Tra i problemi, il primo che viene presentato nella lettera è quello dei danni alle auto: “Siepi fuori misura che circoscrivono i parcheggi pubblici di via Ungaretti fan da paravento e sistematicamente le auto vengono vandalizzate e si subiscono furti in pieno giorno, addirittura c’è chi si trova senza ruote l’auto appoggiata sulle prisme edili”.

“Sacchi d’immondizia costantemente abbandonati per strada. Sporcizia e degrado creano insicurezza: gli 8 parchi, di cui 7 senza requisiti minimi igienico-sanitari e di sicurezza perchè non mantenuti e curati, non accolgono bambini, ma refurtive” prosegue esponendo la situazione nelle aree verdi della zona. “Le fronde degli alberi non contenute, le distanze tra pubblico e privato non rispettate. Si cammina sui marciapiedi e sulla testa ti cadono dei rami secchi che poi finiscono a ridosso dei tombini con foglie, erba che quando viene tagliata non viene raccolta e una volta secca volando si impiglia tra rami e foglie, intasando i tombini. Ed ogni volta che piove, via Quasimodo si allaga, così come il parcheggio a ridosso della via, perchè i tombini sono intasati. Manutenzione predittiva, questa sconosciuta: così si paga il doppio perchè si interviene solo in urgenza ed emergenza”.

Anche lo stato della roggia Morlana viene descritto come critico: “Se potesse, urlerebbe che l’abbiamo fatta morire: è una discarica a cielo aperto” spiega, “soffocata dalla vegetazione, abitata da pantegane, topi e serpenti. Per la cronaca, i topi, stanchi del solito habitat, per quanto sempre più persone siano convinte che si debbano svuotare kg di pane nell’acqua per le papere, hanno iniziato a vagare per il quartiere e raggiunto anche i terzi piani dei condomini”.

 

 

Questo è, prosegue la lettera, “il primo quartiere che si incontra provenendo dall’aeroporto”, la “prima vera cartolina della città: a Campagnola si dice ‘paghiamo le stesse tasse ma non abbiamo gli stessi servizi’. La gente è sfiduciata e non crede nemmeno più alle istituzioni” aggiunge.

La signora Belloni spiega di avere già raccolto per un anno segnalazioni da diverse persone, criticità, proposte, di aver fatto un dossier e averlo consegnato, “ma non succede nulla, ci sono le elezioni…” aggiunge. Poi l’invito all’assessora al Verde Oriana Ruzzini: “Le parlo dell’art. 892 Cod. Civ., lei propone aiuole ad erba e fiori per evitare gli sfalci. Mi trova d’accordo, invece di avere cespugli che diventano boschi perchè non curati, che accolgono rifiuti e diventano latrine, meglio l’erba, a condizione che vengano seminati anche i fiori per favorire la biodiversità”.

Le proposte concrete sul verde non mancano: “Sulla via Ungaretti taglio delle siepi, così che dalla strada si veda cosa succede nei parcheggi. Il numero di denunce è sufficiente per collocare videosorveglianza che copra i 4 parcheggi”. In via Campagnola si chiede invece “il rifacimento della lunga aiuola togliendo cespugli, erbusti, contenendo le fronde delle piante, ma piantumando solo erba e fiori spontanei. La risposta sono stati dei paletti per evitare che continuasse ad essere usata come parcheggio”.

Un altro problema che viene sottoposto riguarda la presenza di un locale che “ha la licenza di bar diurno ma apre alle 23.30 e chiude alle 7” prosegue la lettera. “Abusi edilizi, vetrine rotte, lavori non a regola d’arte, motori di condizionatori in parete con scarico nelle proprietà altrui, insomma, un disastro”. Con disturbi alla quiete pubblica: “I frequentatori del locale giocano ad ubriacarsi, uscire in strada a sfidarsi e picchiarsi quando va bene, oppure accompagnati da ragazze accondiscendenti si accoppiano tranquillamente sulle panchine e sul marciapiede, defecano davanti a proprietà private”.

“Sabato sera, verso mezzanotte, ero in auto con un amico, passando davanti al locale con i finestrini dell’auto aperti, ho sgranato gli occhi per il rumore assordante che proveniva dal locale. Così ci siamo fermati, abbiamo parcheggiato, abbiamo registrato camminando sul marciapiede ed era chiaro che i decibel superavano abbondantemente il limite consentito. In più c’è stato un incrocio tra due gruppi che subito si sono alzati vicendevolmente la voce e le mani. Chiamiamo la polizia locale per schiamazzi, per un inizio di rissa, ma non escono. Richiamiamo dopo 15 minuti facendo presente che c’è un’auto parcheggiata in zona sosta carico scarico e si convincono ad uscire per fare la multa. Richiamano i clienti e li invitano a rientrare perchè stavano violando il diritto al riposo, fanno la multa e ci rassicurano dicendo che la situazione era rientrata. Poco dopo i vicini di casa sentono urla, gente che esce di corsa, qualcuno è stato accoltellato nel locale e perde sangue. Chiamano le forze dell’ordine, arrivano in massa al punto che la strada era illuminata a giorno dalle tante luci delle auto sopraggiunte”.

Il senso della lettera è chiaro: manca sicurezza. “Gli abitanti di Campagnola urlano nel silenzio che non si percepiscono sicuri e sono stanchi di vivere in un quartiere senza negozi, senza servizi, ambiente sporco e degradato, molti immobili abbandonati perchè nessun imprenditore vuol investire in un contesto del genere. In via dei Prati si segnala spaccio di droga, in via Quasimodo gli alberi hanno coperto i lampioni e la strada è completamente buia, e i cartelli stradali non visibili, il parcheggio dell’asilo nido da anni attende pulizia e le strisce a terra, sono venuti 3 giorni fa a fare le strisce sulla strada e non hanno fatto l’intervento nel parcheggio”.

Il finale è un messaggio per la sindaca Elena Carnevali: “Mi rivolgo alla nostra Sindaca, capace di ascolto, parlo come quei bambini che lei conosce bene: quelli ch  faticano a esprimersi, quelli goffi che non si sanno muovere bene, quelli che sbagliano e quelli che non sanno; a lei chiedo di ascoltare la nostra voce, non lasciarla cadere inascoltata per l’ennesima volta. A lei dico ‘la prego di non limitarsi a venire a fare vetrina o passerella all’inaugurazione del parco a fine mese quando è prevista la festa della Rete di quartiere. A lei dico, Elena, è così che qui viene chiamata, non per mancanza di rispetto ma per maggiore vicinanza, ti accompagno volentieri a fare un giro e ti mostro quello che le mamme di tanti bimbi mi hanno detto: ‘perchè delle scatolette sono attaccate ad un palo con 3 semplici fascette di plastica, a soli 60 cm di altezza, con dei cavi che fuoriescono invitando i bambini a metterci le dita? Perchè il parco non è ancora finito? Perchè chi ha eseguito i lavori dice che la responsabilità dei ritardi è solo del Comune e cosa impedisce il completamento dopo quasi 2 anni?’ Elena, noi ti aspettiamo e ti diamo anche la mano, ma tu intanto dalla a noi”.

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