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Confcooperative Bergamo

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Sun-Fai, nasce la prima Comunità energetica in forma cooperativa di Bergamo

Nel percorso di costituzione di Sun-Fai ha avuto un ruolo determinante Csa Coesi, centro servizi di Confcooperative Bergamo

Un modello partecipativo e solidale, per la difesa dell’ambiente e contro l’oscillazione dei costi delle materie prime, a tutela dei consumatori: è nata a Dalmine Sun-Fai, la prima Comunità energetica in forma cooperativa di Bergamo. 

Un progetto nato dal territorio per il territorio, come raccontano i fondatori, che ha trovato in Csa Coesi Confcooperative Bergamo i partner necessari per la costituzione, in linea con le norme che disciplinano le Cer.

Contro la crisi energetica, in favore dell’ambiente

Il progetto – spiega Francesco Crivena, presidente di Sun-Fai – ha iniziato a prendere forma a inizio 2022 a Sforzatica di Dalmine, da un gruppo eterogeneo di persone, per età e interessi, per esperienze professionali e personali, con il desiderio comune di proporre una soluzione contro la crisi energetica e l’impatto nefasto sull’ambiente. Ognuno ha messo in campo le proprie competenze per realizzare il nostro obiettivo, individuare una soluzione concreta che assicurasse a tutti i partecipanti vantaggi energetici, ambientali, sociali e tecnologici”.

A seguito della promulgazione della legge 28 del febbraio 2020 n.8 e delle opportunità che si stavano aprendo per finanziare progetti votati alla produzione energetica a impatto zero e alle opportunità finanziarie introdotte dal PNRR e dai fondi pubblici, è arrivata la spinta per concretizzare la finalità nella costituzione di un ente giuridico: “Abbiamo appreso che la Comunità Energetica basata su fonti rinnovabili a impatto zero era la soluzione più idonea. Ancor di più, se in forma cooperativa, poiché è questo modello che rispecchia appieno i nostri principi di solidarietà e condivisione”.

La comunità energetica Sun-Fai società cooperativa, la cui adesione come soci è aperta e volontaria, è volta alla condivisione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, con l’intento di ridurre la povertà energetica e di avviare progetti tesi all’inclusività, alla reciprocità e alla partecipazione sociale.

“Abbiamo tenuto e si terranno incontri aperti sul territorio – conclude Crivena – per migliorare la consapevolezza rispetto ai consumi energetici, oltre che per sensibilizzare i soci e la comunità sui temi dell’ecologia, del cambiamento climatico e sulla scarsità di risorse”.

Modello cooperativo, l’assistenza di Csa Coesi

Nel percorso di costituzione di Sun-Fai ha avuto un ruolo determinante Csa Coesi, centro servizi di Confcooperative Bergamo: punto di riferimento per l’Economia Sociale e il Terzo Settore del territorio bergamasco (con servizi consulenziali per la gestione amministrativa, contabile, fiscale, delle risorse umane, formativa, assicurativa, finanziaria, legale e societaria) che si è occupato dell’elaborazione statutaria.

“Al primo contatto con la cooperativa – osserva il direttore, Enzo Piazzalunga – abbiamo avviato un lavoro di rete per la creazione dello statuto di base delle Cer. Un lavoro che ci ha portato a una serie di analisi e verifiche per la riconciliazione tra le normative GSE – Gestore dei Servizi Energetici – e le indicazioni relative alla governance per le cooperative. Abbiamo, di conseguenza, avuto il piacere di assistere Sun-Fai nell’adeguamento dello statuto originale, al fine di renderlo aderente alle nuove norme”.

La cooperativa Sun-Fai è anche associata di Confcooperative Bergamo: “Il modello delle Comunità energetiche si fonda sull’idea della condivisione: per questa ragione, si sposa con i valori mutualistici e non speculativi tipici della forma cooperativa – sottolinea Christian Zanini, referente Cer di Confcooperative Bergamo -. Le Cer nascono, infatti, con l’obiettivo di costituire una rete di produzione e autoconsumo condiviso di energia pulita. Prevedono la presenza di due figure: il producer, che mette a disposizione l’impianto di produzione di energia pulita, e la platea di consumer, che la utilizza”.

“Il beneficio non è solamente economico, ma è anche ecologico: non comporta alcun inquinamento, a differenza dell’energia ricavata dallo sfruttamento delle fonti fossili, oltre che del trasporto e della dispersione di energia”, conclude Zanini.

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