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Estate al lazzaretto

Lo show di Luca Bizzarri e il finale a sorpresa sui sentimenti: “Non ho mai capito cosa sia l’amore”

Il comico e attore si è esibito a Bergamo sabato 20 luglio portando sul palco lo spettacolo “Non Hanno un Amico”

Che cos’è l’amore? Con questa domanda Luca Bizzarri, comico, attore, doppiatore, scrittore e ora anche podcaster, ha spiazzato il pubblico del Lazzaretto di Bergamo. Ospite della rassegna estiva Bizzarri ha portato a Bergamo il suo spettacolo teatrale “Non Hanno un Amico”, scritto con Ugo Ripamonti, ispirato all’omonimo podcast di successo edito da Chora Media.

Un’ora e mezza di show in cui l’attore ripercorre con spinta ironia il decadimento della nostra classe politica e della generazione a cui appartengono, dalla gioventù degli anni ’80 al presente post pandemia. Fantastico il paragone tra i giovani della classe di Bizzarri, che avevano ancora il diritto e la possibilità di nascondere le proprie malefatte, e quelli attuali, vittime del flagello del registro elettronico. “Ora mio fratello sa i voti prima delle mie nipoti: è una violenza”, ironizza l’attore.

Una comicità schietta, senza filtri. Sicuramente è questo che piace di Bizzarri. A un certo punto della serata, però, il confine della legittima satira, nuda e cruda come quella degli antichi greci e romani, è stato superato. Quando si ironizza sul Covid a Bergamo, dove tra febbraio e aprile del 2020 i morti furono 6200. Non tutti potrebbero aver apprezzato l’uscita “il Covid è stato il periodo della mia vita” raccontando i momenti passati con “la sola compagnia dei contenuti di Pornhub”, perché qui, in terra orobica, quel momento è stato un inferno che non verrà mai dimenticato.

A parte questo incidente di percorso, evitabile, lo spettacolo è stato esilarante, meritevole di essere seguito. Bizzarri ha la capacità di tenere alta l’attenzione del pubblico, costante dall’inizio alla fine. Una cosa non da poco quando sei il solo sul palco.

L’attore è riuscito in due imprese.

La prima: far ridere le persone di loro stesse, delle proprie debolezze e stranezze. Poi, dopo un’ora e mezza di risate, ha regalato l’emozione dello stupore. Un finale a sorpresa, una riflessione ironica e profonda su ciò che ci mantiene veramente in vita: l’amore, che poi è anche il più grande mistero mai risolto.

“Ma cosa è l’amore? Io non lo so: la mia psicoterapeuta sostiene che è la condivisione di momenti sereni, mia madre diceva che è sacrificio”. Qualsiasi sia la risposta, non dimentichiamoci che esiste anche il bene verso noi stessi. E per amor nostro, ricordiamoci ogni tanto di concederci una sana risata.

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