• Abbonati
Bassa

Romano, minacciava i genitori per farsi dare denaro per la cocaina: arrestato 31enne

Rassegnati e sfiniti per quanto subito, sperano che il figlio, che ora è in carcere, possa quanto prima ravvedersi e finalmente abbandonare la strada della droga

I Carabinieri di Romano di Lombardia hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia un trentunenne del paese della Bassa. I militari sono intervenuti per una lite in una casa. Giunti sul posto hanno notato in strada, in stato di agitazione, un uomo di circa 55 anni che ha raccontato agli operanti di essere stato minacciato di morte con un coltello dal figlio 31enne, tossicodipendente, per una discussione avuta luogo nella mattinata, in quanto quest’ultimo aveva rubato da casa due orologi del valore di 300 euro cadauno, probabilmente per rivenderli in quanto in crisi di astinenza.

Sostanzialmente l’indagato, poco prima, dopo essere rincasato ed essersi armato di coltello da cucina, aveva minacciato di morte entrambi i genitori, danneggiando un televisore e il frigorifero. Il padre era riuscito a uscire di casa e a contattare il “112”, chiedendo aiuto ai Carabinieri che, giunti celermente sul posto, avevano bloccato l’esagitato, ancora intento a minacciare i genitori. La madre, che era rimasta in casa, anch’ella minacciata di morte con il coltello, è stata visitata dai sanitari del “118” poiché per lo spavento si era accasciata sul pavimento in preda a forte tachicardia.

Il padre dell’indagato ha trovato la forza di denunciare ai Carabinieri il figlio, cocainomane da vari anni. Riferiva che il giovane, fino al 2022, avendo un lavoro e uno stipendio, riusciva a approvvigionarsi di cocaina pressoché giornalmente. I problemi veri sono iniziati nel 2023, quando il figlio, dopo essere stato licenziato dalla ditta dove lavorava, esaurita ogni sua risorsa economica per l’acquisto di stupefacente, aveva iniziato a rubare in casa. All’inizio sottraeva di nascosto i bancomat dei genitori e prelevava somme di denaro dai 300 ai 500 euro. I genitori sono stati così costretti a modificare i codici segreti delle loro carte. Il figlio allora iniziava ad asportare i soldi contanti che trovava nei portafogli dei genitori e dei due fratelli. Le vittime avevano allora deciso di nascondere il loro denaro per evitare che lo stesso se ne potesse appropriare.

I genitori e i fratelli dell’indagato avevano provato in tutti i modi a convincerlo a farsi curare in un centro specializzato, ma senza esito. Le minacce erano sempre più gravi e frequenti, almeno tre volte alla settimana, ovvero ogni volta che si presentava la crisi di astinenza da cocaina.

Le minacce continuavano poi all’interno della casa familiare, tanto che, il padre, non potendo contenere l’ira del figlio, era costretto a elargirgli delle somme di denaro. Solo in tali circostanze il figlio si calmava, uscendo subito da casa per acquistare la cocaina. Al contrario, ogni volta che i familiari si opponevano alle richieste di denaro, lui dava in escandescenza e danneggiava qualsiasi oggetto si trovasse dinnanzi. In una circostanza aveva mandato in frantumi il televisore e la cristalliera del salotto.

I genitori, rassegnati e sfiniti per quanto subito, sperano che il figlio, che ora è in carcere, possa quanto prima ravvedersi e finalmente abbandonare la strada della droga.

Nel marzo scorso l’indagato era già stato arrestato dai Carabinieri dopo aver minacciato con le stesse modalità e per analoghi motivi la propria compagna che con lui conviveva.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI