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La situazione

Allevatore bergamasco isolato dalla frana: “Dalla Regione approccio umano e concreto”

L'azienda di Francesco Carminati è isolata da un mese a causa di uno smottamento. Lobati: "Lavoriamo per risolvere la situazione e permettere al ragazzo di continuare il suo lavoro"

Sant’Omobono Terme. “Rischio di chiudere!”. Ha fatto rumore il grido d’allarme dell’allevatore bergamasco Francesco Carminati dell’azienda agricola Recudino, a Selino Alto, frazione di Sant’Omobono Terme, isolata da uno smottamento che si è verificato tra il 30 e il 31 maggio sotto l’unica strada che porta all’azienda.

L’azienda di Carminati possiede una sessantina di pecore e una quindicina di mucche da latte, con le quali produce lo stracchino all’Antica Presidio Slow Food. La frana ha messo in crisi l’allevatore per quanto riguarda l’approvvigionamento: la chiusura dell’unica via d’accesso all’azienda non permette infatti di rifornire gli animali di fieno e mangime.

L’intervento di messa in sicurezza è stato stimato a circa 400 mila euro, soldi che però il Comune di Sant’Omobono non ha, come spiega il sindaco Ivo Manzoni: “Il Comune sta facendo il possibile per cercare una soluzione, ma al momento non ha i fondi per intervenire anche con un ripristino provvisorio. Sono stati messi due elementi – una copertura e un cordolo di cemento – per evitare che la situazione peggiori ulteriormente. Più di così non possiamo fare, attendiamo che ci siano fondi regionali”.

 

allevatore bergamasco Francesco Carminati (Facebook)

 

Fondi regionali che sembrano in dirittura d’arrivo: il consigliere regionale e presidente della Commissione Territorio, Infrastruttura e Mobilità, Jonathan Lobati si è recato di persona sul posto per valutare la situazione e proporre, con il collega Pietro Macconi, un incontro, avvenuto poi a Milano alla sede dell’Assessorato al Territorio di Regione a Palazzo Lombardia venerdì 28 giugno.

“La situazione è molto complessa – spiega Lobati – così ho proposto all’allevatore un incontro in Regione con l’Assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi, il sindaco di Sant’Omobono Terme Ivo Manzoni, il presidente della Comunità Montana Valle Imagna Roberto Facchinetti, il consigliere regionale Pietro Macconi e i rappresentanti di Coldiretti. Il confronto è andato bene, ora cerchiamo di lavorare per mettere in sicurezza il prima possibile lo smottamento e permettere a questo ragazzo di continuare il suo lavoro”.

Grazie a risorse regionali, verrà programmato un intervento per mettere in sicurezza il versante di frana e ricostruire così la viabilità comunale interrotta.

“È stato un incontro caratterizzato da concretezza, buon senso e pragmatismo – spiega Carminati – Mi sono sentito un po’ meno solo, inserito in una relazione di comunità operante, che si fa lavoro, storia e cultura nel riconoscimento condiviso della medesima identità lombarda, che nel momento del bisogno si trasforma in solidarietà concreta. Ringrazio i promotori del proficuo incontro”.

Anche la Comunità Montana Valle Imagna si era resa disponibile nei giorni scorsi a trovare un modo per trasportare del fieno fino all’azienda agricola, eventualmente anche con l’uso di un elicottero: “La situazione è molto complessa e va studiata con attenzione prima di procedere. Ci vuole pazienza, ma nel frattempo noi siamo disponibili ad aiutare l’azienda agricola con i modi e le possibilità che ci competono”.

Francesco Carminati commenta: “L’incontro con l’assessore regionale al Territorio, Gianluca Comazzi, è stato molto positivo perché improntato su basi umane e sulla concretezza. Non si è messo in cattedra, ma è entrato nel vivo del problema e ha voluto sapere maggiori informazioni sullo smottamento, su cosa fosse successo e sulle attività agricole che erano state compromesse. Ha ricostruito il quadro completo di quanto accaduto dialogando a tu per tu con me, mettendosi nei miei panni. Ha elevato la politica a quella che dovrebbe essere la sua vera natura, ponendosi in ascolto delle necessità e delle criticità da risolvere dando vita a una proficua collaborazione fra le istituzioni”.

L’iniziativa, promossa dai consiglieri regionali Jonathan Lobati (anche presidente della commissione Territorio della Lombardia) e Pietro Macconi, ha permesso di giungere a una svolta. “Oltre all’azienda – prosegue Carminati – sono stati convocati il sindaco di Sant’Omobono Terme, il presidente della Comunità Montana Valle Imagna e i rappresentanti di zona della Coldiretti. Con il suo intervento, l’assessore ha costruito uno scenario operativo che finora mancava perché i vari attori del territorio si erano mossi separatamente. Ha chiesto cosa avesse potuto fare per mettermi in condizioni di tornare a lavorare e ha individuato due step. Il primo, che dovrebbe partire nell’arco di una o due settimane, consiste nella messa in sicurezza della strada e di una parete del versante in modo da garantire la viabilità all’azienda e alle altre realtà in loco. Il secondo, invece, è previsto in autunno perché richiede maggiori risorse e consiste nella bonifica di tutto il versante e nella regimazione delle acque meteoriche considerando che le canalizzazioni presenti non bastano qualora dovesse piovere tanto com’è accaduto nelle scorse settimane”.

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