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Serie c

Il Calcio Lecco può diventare bergamasco: trattativa con una cordata guidata da Aniello Aliberti

Potrebbe rilevare la società, appena retrocessa dalla Serie B alla C, insieme ad altri imprenditori come socio di maggioranza

Il Calcio Lecco 1912 potrebbe presto parlare… bergamasco. L’attuale patron Paolo Di Nunno è infatti in trattativa per la cessione della società con una cordata guidata da Aniello Aliberti, imprenditore di origine campana ma che da quasi 40 anni vive e lavora nella nostra provincia.

Residente a Bergamo dal 1985, dal 2022 è presidente della I.M.D. International Medical Devices, holding che controlla le società Technix S.p.A., Intermedical S.r.l. e IMD Generators S.r.l. e che la scorsa estate ha fatto il suo debutto su Euronext Growth Milan (EGM), il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita. Tra i tanti incarichi ricoperti, nel 2017 è stato eletto presidente PMI di Confindustria Bergamo e Vicepresidente territoriale con deleghe alla “Finanza, Fisco e Internazionalizzazione”, nonché componente del Comitato Centrale PMI di Confindustria Roma. Da gennaio 2020 è presidente nazionale dell’associazione “Elettromedicali & Servizi integrati” di Confindustria Dispositivi Medici, la federazione di Confindustria che unisce, rappresenta e valorizza le imprese che operano in Italia nel settore dei dispositivi medici, di cui è vicepresidente con delega allo “Sviluppo industriale”.

La società blu-celeste quest’anno ha disputato il campionato di Serie B, retrocedendo come ultima classificata con diverse giornate d’anticipo al termine di una stagione con un susseguirsi di vicissitudini legate al stadio (tanto che la licenza è stata lasciata in dubbio quasi fino a fine estate) e allo staff tecnico che non hanno contribuito a costruire una rosa adeguata alla categoria e a dare continuità.

L’anno prossimo il club lariano disputerà quindi nuovamente quel campionato di Serie C che aveva “abbandonato” lo scorso anno per fare il salto di categoria, grazie ad una sorprendente promozione ottenuta ribaltando i pronostici iniziali. La ripartenza però sarà totale, visto che il cambio sarà anche nella proprietà: Di Nunno, presidente da oltre un decennio, ha deciso di vendere.

Alla finestra si sono affacciati una holding (Brera) già nel mondo del calcio e in passato accostata al Brescia, un fondo rappresentato da Jamie Welch (di Kinetik) composto da ex banchieri americani, già proprietari dell’Yverdon in Svizzera e intenzionati a creare una multiproprietà alla ricerca di un club nel calcio italiano (si sarebbero defilati nel giro di poco tempo), la Skyland di Alex Lin e, per l’appunto, Aliberti — che nel frattempo ha detto ‘no’ ad altre proposte arrivate per acquisitre altre società calcistiche.

Negli ultimi giorni le trattative hanno subito una forte accelerata, con l’imprenditore bergamasco che sarebbe socio di maggioranza della cordata – formata anche da Lin e, forse, altri business-men del territorio lecchese che daranno risposta nei prossimi giorni – che potrebbe rilevare interamente la società. Venerdì (10 maggio) è in programma un incontro col sindaco Mauro Gattinoni per risolvere alcune questioni di debiti relative allo stadio: la strada però sembra tracciata.

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