• Abbonati
L'analisi

Atalanta, il cielo resta il limite da superare. Ora giocati tutto, perché hai le carte giuste fotogallery video

La vittoria contro il Liverpool è forse la più grande impresa europea nella storia nerazzurra. E significa una cosa sola: la Dea non deve temere nessuno

Bergamo. Una settimana europea che è la sublimazione di tutti i valori della storia dell’Atalanta. Quei valori che hanno riconosciuto anche il Liverpool e Jürgen Klopp, gli sconfitti, quando uscendo dal campo hanno applaudito la tifoseria da cui hanno ricevuto il rispetto che una società storica si merita. Lealtà, componente calcistica di cui si parla poco, ma che è stata alla base di questo quarto di finale di Europa League.

Il silenzio quasi naturale all’arrivo del (doppio) pullman dei Reds allo stadio da parte delle centinaia di tifosi ha fatto impressione: non era timore reverenziale, bensì un modo per riconoscere la grandezza di chi e cosa c’è di fronte. Il calcio è anche questo. Oltre ad essere passione, appartenenza, grinta, sudore, sofferenza, unione.

Giovedì sera il Gewiss Stadium è diventato il cuore pulsante della città di Bergamo, perché c’era profumo di impresa, di leggenda. Già dall’andata, per la verità, quando è stato fatto il grosso. L’opera andava completata, però. Lo aveva detto anche De Roon alla vigilia: “I tifosi sono felicissimi, ma ci chiedono di finire in bellezza”.

Detto, fatto. Non è stato un gioco da ragazzi, perché il Liverpool è il Liverpool. E dopo cinque minuti la partita poteva cambiare, su quel rigore. Avrebbe spezzato le gambe a chiunque. Anche all’Atalanta, che in effetti per qualche minuto è stata in balia di Salah e Diaz. Poi si è affidata alle mani di Musso, autore forse della miglior prestazione da quando è a Bergamo: alla faccia di chi dice che l’alternanza non fa il bene dei portieri.

 

 

In 180 minuti l’argentino ha subito solo un gol, su rigore, da un attacco che ne aveva prodotti 82 solo con i cinque che normalmente stanno nel reparto offensivo. Altrimenti il conto scollina la tripla cifra. Merito suo così come della difesa, anzi, della fase difensiva: andate a dire a Scamacca che anche al ritorno non c’è stato del suo. Lui ed Ederson sono usciti dal campo stremati. E lo stesso vale anche per tutti gli altri che hanno messo piede in campo. “La maglia sudata sempre”. Ecco.

A poco più di trenta giorni dalla potenziale fine della stagione (ultima giornata di campionato il 26 maggio), Gasperini e i suoi sono dentro a tutte le competizioni che hanno iniziato. Sfideranno il Marsiglia in semifinale di Europa League per provare a strappare il pass per la finale di Dublino il 22 maggio, affronteranno la Fiorentina in casa per provare a tornare dopo tre anni in una finale di Coppa Italia. Sono in piena corsa per centrare la qualificazione in Champions League attraverso il campionato dopo aver contribuito in maniera perentoria a ‘sbloccare’ il quinto posto.

L’Atalanta è arrivata già oltre ogni previsione e ha le carte per poter persino pensare di giocarsi tutti e tre gli obiettivi in maniera più che seria, perché la rosa è competitiva. Senza porsi limiti. Mai come quest’anno c’è la sensazione che vincere un trofeo non sia follia: certo, è lo step più difficile. Ed è per questo che Gasp a più riprese evidenzia tutti gli altri step percorsi negli otto anni da quando lui e la Dea si sono presi per mano, usando per definirli il termine “medaglie”.

Passi in avanti enormi, che hanno portato ai tifosi la licenza di poter sognare anche di battere il Liverpool. Lo striscione srotolato in mezzo alle bandiere della Curva Nord al momento dell’ingresso in campo delle squadre recitava “liberiamo al vento i nostri sogni, sventolando al cielo i nostri colori”: mai frase fu più azzeccata per questa Atalanta e per il suo spirito. Ora quel cielo sotto il quale sventolano il nero e l’azzurro è l’unico l’unico limite da superare in questo momento.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Atalanta-Liverpool
Europa league
Atalanta, il sogno diventa realtà: Liverpool neutralizzato, Dea in semifinale dopo 36 anni
Marsiglia
L'avversario
E ora la sfida al Marsiglia: l’Atalanta affronterà i francesi in semifinale di Europa League
Atalanta-Liverpool Gasperini
Il post
L’orgoglio di Gasperini: “Abbiamo sempre giocato a calcio. E quello che ci siamo detti all’intervallo…”
Atalanta-Liverpool, gli scatti di una serata storica per Bergamo
Il punto del tifoso
Grazie, Atalanta: mai una sconfitta è stata così dolce. E potrò dire “io c’ero”
Atalanta esultanza
Bagarre europea
L’Atalanta si rituffa nel campionato: è corsa Champions (anche) al 5° posto, con un occhio a Roma-Bologna
Atalanta-Sporting foto squadra
Le date
Atalanta, il calendario tra Serie A, Europa League e Coppa Italia. Ancora senza data la sfida con la Fiorentina
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI