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La misura

Superbonus, Vanessa Pesenti (Ance): “Ennesima modifica in corsa, molte famiglie in difficoltà”

La presidente di Ance Bergamo e vicepresidente nazionale Ance con delega in materia fiscale commenta lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito

Il Consiglio dei Ministri del 26 marzo 2024 ha approvato un nuovo decreto-legge che introduce importanti restrizioni alle agevolazioni fiscali in edilizia e abolisce le poche deroghe ancora concesse.

Queste le misure previste:

– stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito anche per barriere architettoniche, case popolari (Iacp), cooperative di abitazioni, onlus, aree terremotate o alluvionate (ad eccezione solo per gli iter avviati);
– stop alla remissione in bonis;
– obbligo di comunicazione preventiva;
– blocco della fruizione dei bonus edilizi da parte dei soggetti che hanno debiti nei confronti dell’erario;
– prevenzione delle frodi in materia di cessione dei crediti ACE.
Il testo del decreto-legge non è ancora disponibile; le nuove misure entreranno in vigore solo dopo la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale.

Vanessa Pesenti, presidente di Ance Bergamo e vicepresidente nazionale Ance con delega in materia fiscale, spiega: “Siamo in attesa del testo definitivo, che ci riserviamo di valutare. Per noi si è trattato di un provvedimento inatteso: non c’è stato alcun confronto tra Ance e il Governo su questa nuova misura. Quello che, al momento, ci lascia un po’ meno preoccupati è il fatto che non sembrerebbe esserci nulla di retroattivo. Di certo c’è che si tratta dell’ennesima modifica in corsa: impossibile ormai per le imprese programmare l’attività, si opera in uno continuo stato d’incertezza. Con il rischio che si rompa anche il patto tra Stato e cittadini: non dimentichiamo che sono molte anche le famiglie ora in difficoltà perché si sono fidate degli strumenti proposti dallo Stato e poi continuamente modificati”.

“Anche nella nostra provincia – aggiunge Vanessa Pesenti – sono numerose le imprese che si trovano in questa situazione e che spesso hanno dovuto ritardare l’inizio dei lavori proprio a causa del continuo cambio di norme. Comprendiamo che c’è un tema di conti pubblici, ma l’auspicio è che ci siano margini di ripensamento. La cessione del credito non è stata un privilegio per pochi, ma una necessità senza la quale molti cantieri non sarebbero partiti, soprattutto nel caso dei soggetti che ancora potevano avvalersene: onlus e enti del terzo settore, cooperative a proprietà indivisa, proprietari di immobili in zone terremotate”.

Infine, la presidente di Ance Bergamo conclude: “È evidente che occorrono misure alternative, dobbiamo rimettere mano subito al riordino generale dei bonus: inutile pensare di poter far fronte alla direttiva Case green senza un sistema di incentivi che renda sostenibili gli interventi per le famiglie italiane dal punto di vista economico. E dobbiamo poter contare su una politica industriale stabile e di lungo periodo, non si può continuare a navigare a vista”.

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