Bergamo. I negozianti della zona spiegano che i furti sono ormai all’ordine del giorno. Per non parlare delle risse e delle minacce ai passanti. Ma non solo, perchè spesso saltano sui cofani delle auto in sosta. Come è successo venerdì (22 marzo), quando un ragazzino che era insieme ad alcuni coetanei è balzato su quello di una Tesla. Ma stavolta la vettura con la sua telecamera di dotazione ha ripreso la scena, immortalando le facce dei responsabili.
È questo il fenomeno delle baby gang che da alcuni mesi tormentano il centro di Bergamo. L’area è quella di Porta Nuova, tra i Propilei e l’Oviesse. Il ritrovo è il parcheggio di fronte all’hotel Arli. Qui si danno appuntamento ogni giorno e a qualsiasi ora gruppetti di ragazzini, la maggior parte minorenni e italiani di seconda generazione.
Il copione è sempre lo stesso. I furti negli esercizi sono quotidiani, soprattutto in quelli di alimentari come il Carrefour o il Kfc, dove i giovani eludono i controlli delle guardie e si intascano prodotti che poi consumano all’esterno. Dopo essersi rifocillati spesso litigano tra di loro, oppure minacciano i passanti di ogni età, giovani ma anche più grandi, sentendosi forti in gruppo. A volte danneggiano le auto in sosta.
Facendo un giro tra le attività della zona il malcontento è palpabile: “Da noi spesso entrano correndo senza motivo seminando panico tra le clienti e poi scappano – spiega una commessa di And Camicie, che vende indumenti da donna al civico 11 di largo Porta Nuova – . Le incursioni sono molto frequenti. L’ultima venerdì, come si vede nel video della Tesla. Nulla di violento, per fortuna, ma è comunque fastidioso”.
“Si riuniscono qui fuori – spiega la donna, che preferisce rimanere anonima – e a volte sono anche in 40. Certi giorni si picchiano tra di loro oppure giocano a pallone e lo scagliano anche contro la nostra vetrina. Kfc ha dovuto mettere una guardia all’interno del locale per cercare di contrastare i loro furti. Quando chiamiamo le forze dell’ordine scappano facendo perdere le proprie tracce. Non sappiamo più cosa fare. Servirebbero più controlli”.
Marco Savoldi lavora in uno studio di avvocati e commercialisti al primo piano di una palazzina di largo Porta Nuova ed è il proprietario della Tesla presa di mira venerdì: “L’auto per fortuna non ha riportato danni e quindi ho deciso di non sporgere denuncia – spiega l’uomo – ma la situazione sta diventando davvero preoccupante. Alla sera c’è un certo timore nello scendere in strada per tornare a casa perchè non sai mai cosa possano fare questi baby delinquenti. Abbiamo chiamato diverse volte la polizia locale ma ci dicono sempre che non riescono a prenderli. In compenso mi ritrovo spesso delle multe che sono ingiuste perchè essendo disabile espongo sempre regolarmente il mio tagliando”.
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