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Il caso

“Grazie a Cristo non sono più omosessuale”: a Bergamo l’incontro che indigna la comunità Lgbt

L'iniziativa della Chiesa Cristiana Evangelica e la rabbia di Bergamo Pride: "Iniziative simili nel 2024, c'è ancora tanto lavoro da fare"

Bergamo. “Dio può cambiare qualunque situazione della tua vita”. Per rendere il concetto ancor più esplicito, al centro del volantino è raffigurato un uomo in abito e camicia, cravatta e capelli corti. Nella mano destra, stringe una gigantografia: la persona al centro è lui. O meglio, era lui. Con trucco, rossetto e lunghi capelli biondi. Sopra, una scritta a caratteri cubitali: “Ex omosessuale”.

È il contenuto di un volantino diffuso dalla Chiesa Cristiana Evangelica di Bergamo. L’invito è a partecipare domenica (10 marzo) a un incontro nella sede di via Borgo Palazzo, dove un evangelico – appunto – parlerà della sua trasformazione “dall’omosessualità a Cristo”. Parole testuali.

Inutile dirlo, l’iniziativa ha fatto infuriare e non poco la comunità Lgbt bergamasca. “C’è sicuramente rabbia e contrarietà rispetto al fatto che nel 2024 vengano ancora proposte cose simili – commentano dall’associazione Bergamo Pride -. Una dimostrazione dell’importanza di organizzare e partecipare ai Pride”.

Anche sul web non mancano i commenti: “Ma davvero c’è ancora chi professa e condivide queste idiozie piene di ignoranza?”, si domanda un utente. E chi, più semplicemente, fa notare: “Anche un omosessuale può essere un buon cristiano”.

 

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