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Botta e risposta

Aeroporti, il sindaco di Milano sulla fusione Sea-Sacbo: “Impossibile, Bergamo non vuole”

Parole alle quali hanno replicato a stretto giro sia il presidente Sanga che il sindaco di Bergamo Giorgio Gori: "Un conto è rendersi disponibili ad una condivisione della governance, un altro è non contare più nulla a seguito della fusione"

Per dirla con le parole del presidente di Sacbo Giovanni Sanga, “all’ordine del giorno non c’è alcun processo di fusione, né con Milano né con altri”. Ma il numero uno della società che gestisce lo scalo di Orio al Serio è stato chiamato alla doverosa puntualizzazione dopo che, parlando delle prospettive delle partecipate milanesi a margine di un convegno sui 40 anni di Affari & Finanza, il sindaco di Milano Giuseppe Sala aveva sottolineato l’impossibilità di chiudere un’operazione simile per Sea a causa della contrarietà della società bergamasca.

Palazzo Marino detiene infatti il controllo del 54,81% delle azioni Sea, che gestisce Malpensa e Linate e che a sua volta ha la maggioranza relativa di Sacbo: “Per anni abbiamo provato a fare una fusione che non è mai partita, perché a bergamo non vogliono perdere il controllo di un asset che controllano interamente – ha spiegato il primo cittadino milanese – Da un lato li capisco, dall’altro è l’ennesima dimostrazione che è difficile fare operazioni del genere. Con Sacbo non si riesce a fare”.

Parole alle quali ha replicato a stretto giro anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori: “Un conto è rendersi disponibili ad una condivisione della governance, un altro è non contare più nulla a seguito della fusione. Se l’accordo Sea-Sacbo non è andato in porto è perché le dimensioni delle due società – quando se ne parlò, negli anni precedenti la pandemia – erano troppo diverse, e non si è riusciti a trovare un equilibrio di governance tale da assicurare una ragionevole rappresentanza agli azionisti di Sacbo. Il tema, con ciò, è tutt’altro che archiviato: da parte bergamasca non vi sono pregiudizi. Ma il patrimonio rappresentato dalla consistenza industriale e dal know-how di Sacbo deve trovare la giusta valorizzazione e adeguate garanzie di investimento per il futuro”.

LA POSIZIONE DEI DUE CANDIDATI SINDACI

Sulla questione interviene anche Andrea Pezzotta, candidato sindaco a Bergamo per il centrodestra: “Sono perfettamente d’accordo con l’impostazione del presidente Sanga. Il Comune e la Provincia di Bergamo devono continuare ad avere voce in capitolo nella gestione dell’aeroporto. Cosa che potrebbe venir meno se ci fosse una fusione con SEA”.

“L’aeroporto di Bergamo è un volano imprescindibile del nostro territorio e sicuramente ne andiamo orgogliosi. È legittimo e doveroso che Bergamo voglia salvaguardare la propria governance, anche per la responsabilità che abbiamo rispetto al suo impatto sul territorio – afferma Elena Carnevali, candidata per il centro sinistra -. È sempre utile rivolgere lo sguardo al futuro ed eventualmente approfondire quelle che potrebbero presentarsi come nuove opportunità strategiche. In tutti questi anni la collaborazione con Sea ha dato risultati che sono sotto gli occhi di tutti, ma attualmente non ci sono nuovi studi su un’eventuale fusione con Sea”.

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