Bergamo. Ora è ufficiale: Lukas Vorlicky saluta l'Atalanta. Dopo sette anni, il fantasista della Repubblica Ceca torna nel suo paese natale, per giocare con lo Slavia Praga.
Era arrivato dall'FC Zbrojovka Brno U17: aveva brillato anche con le nazionali giovanili. A Bergamo è stato frenato da una lunghissima serie di gravi infortuni, operazioni e stop muscolari. Una discontinuità che non gli ha impedito di vincere campionato e Supercoppa con la Primavera di Massimo Brambilla.
Arrivato fino alla prima squadra nella scorsa stagione, è riuscito a ottenere le sue prime convocazioni e presenze (3) con la prima squadra. Gasperini lo ha fatto esordire contro il Lecce il 19 febbraio e gli ha concesso minuti anche contro Milan e Udinese, prima di un nuovo problema al ginocchio.
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Il talento ceco ha firmato fino al 2027 con la sua nuova società: inizierà aggregandosi alla squadra B, con la speranza di ritrovare la condizione. Nel frattempo ha affidato ai social il suo toccante saluto alla Dea.
"Ciao Bergamo, Ciao Atalantini.
La nostra storia si chiude. Una storia di pallone, ma soprattutto di vita. Storia di un sogno, di crescita, goal, esultanze, storia di un amore, ma come tutti sapete, anche di dolore e sofferenza. Una storia di tutto ciò che rende speciale la carriera di ogni calciatore. Una storia che in una vita futura o precedente, ha avuto o avrà un’altra fine. Ce ne sono altre storie di maglia nerazzurra molto più importanti di questa, che meritano una fine con applausi e lacrime. Ma questa, la mia, penso o almeno credo, che dopo 7 anni di vita vissuti insieme merita una fine con rispetto e l’affetto da tutte due le parti.
Perché io anche se mi immaginavo una fine diversa, sono più che fiero di averla vissuta. Non ho mai mollato nei momenti in qui forse l’altri lo avrebbero fatto, e sono rimasto umile nei momenti più belli. Rimanere noi stessi e dare sempre il massimo, credo che sia questo una delle cose più importanti della vita. E io vado via con la consapevolezza di averlo fatto. Tante volte avevo sentito i giocatori di dire la frase “sono arrivato come un bambino, vado via come un uomo” e ora la capisco.
Grazie Atalanta per il privilegio di indossare la tua maglia, è stato un grande onore. Grazie Bergamo, che mi sei stato per 7 anni come casa mia. E grazie soprattutto a voi, tutti i tifosi Atalantini per il sostegno e supporto, soprato nei momenti più difficili. Mi avete trattato nello stesso modo quando ho esordito davanti a tutti voi, come quando ero sul letto di un ospedale da solo. E questo non lo dimenticherò mai! Ora sarò io il vostro tifoso. Per sempre, Forza Atalanta!"
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