• Abbonati
Tribunale

Processo fiera, per le difese le intercettazioni sono inutilizzabili: il Collegio si riserva

Avanzata anche la richiesta di esclusione di Promoberg come parte civile perché non avrebbe subito un danno immediato e diretto

Bergamo. Utilizzabilità delle intercettazioni e la costituzione di Promoberg come parte civile. Sono questi gli aspetti centrali dei quali si è discusso nell’udienza di martedì 9 gennaio scaturita dall’inchiesta sulla fiera, che vede imputati Stefano Cristini, 57 anni, ex direttore di Promoberg Ente Fiera (assistito dagli avvocati Nicolò Velati e Federico Cecconi) Luigi Trigona, 80 anni, ex segretario generale (difeso dall’avvocato Andrea Pezzotta) e Diego Locatelli, 49 anni, ex addetto cassa di Promoberg, tutti e tre con l’accusa di peculato, e Mauro Bagini, 84 anni, ex presidente del collegio sindacale di Promoberg (avvocati Mauro Angarano e Filippo Dinacci) per favoreggiamento.

L’avvocato Mauro Angarano ha sollevato la questione delle intercettazioni, presentando istanza per chiederne l’inutilizzabilità in quanto, essendo state disposte per indagare rispetto al reato di peculato, secondo la difesa non possono essere usate nello stesso procedimento per il reato di favoreggiamento personale del quale è accusato Bagini.

Il legale ha prodotto una sentenza della Cassazione per avvalorare la sua richiesta ed ha citato anche la sentenza di un procedimento del 2017 nel quale il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione per inutilizzabilità delle intercettazioni.

Rispetto alla costituzione come parte civile di Promoberg, Angarano ha chiesto l’esclusione dell’ente in quanto non sarebbe parte offesa dato che non avrebbe subito un danno diretto e immediato.

L’avvocato Marco Zambelli, che difende la Promoberg, è di tutt’altro avviso: l’ente fiera ha sì subito un danno diretto e immediato, rappresentato dai costi sostenuti per sopperire all’occultamento delle perdite di 900mila euro della società e per regolarizzare la contabilità. Di più: ha chiesto che anche Gianfranco Ceruti e Pierluigi Cocco, membri del collegio dei sindaci, vengano citati come responsabili civili, dato che i sindaci rispondono dell’operato degli amministratori. Rispetto alle intercettazioni, anche Zambelli concorda sull’inutilizzabilità.

Il pubblico ministero Silvia Marchina ha chiesto il rigetto dell’istanza avanzata da Angarano in quanto sostiene che, in altri procedimenti, le intercettazioni nelle quali sono emersi altri reati rispetto a quelli per i quali si stava indagando sono state comunque utilizzate.

Il Collegio giudicante, presieduto dal giudice Giovanni Petillo, si è riservato rispetto alle decisioni ed ha rinviato l’udienza al prossimo 26 marzo.

 

Stefano Cristini
Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI