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Il bilancio

Davide Lenarduzzi: “La Fiera di Bergamo è una vetrina europea per il territorio”

Il tessuto economico-industriale, la forza territoriale delle istituzioni e una logistica funzionale permettono all’Ente Fiera Promoberg di attirare operatori da tutto il mondo: l'amministratore delegato fa il punto sul 2023 con uno sguardo verso il 2024

Bergamo. A marzo 2023, con l’obiettivo di dare alla Fiera di Bergamo una dimensione sempre più internazionale, l’Ente Fiera Promoberg ha nominato consigliere e amministratore delegato Davide Lenarduzzi, manager di grande esperienza nel settore fieristico.

“È un’avventura molto elettrizzante – afferma Lenarduzzi – e, del resto, non dubitavo che fosse una sfida percorribile e soprattutto molto interessante”.

Dopo un pre-Covid che si è chiuso con un po’ di turbolenze e soprattutto dopo il lungo periodo segnato dalla pandemia, che ha sancito lo stop degli eventi, la Fiera di Bergamo paventava un 2023 molto complesso. Ritornare in presenza è stato per tutti un esperimento sociale, ma i risultati sono stati buoni.

“È andata molto bene grazie alle capacità già presenti in Promoberg e a ‘innesti’ che definirei aggiornamenti più che cambiamenti, parola fin troppo abusata”, spiega Lenarduzzi. “La mia bussola è stata non perdere le nostre radici, ma operare in una maniera più aggiornata e la Fiera di Bergamo lo merita al 100%, considerando il territorio che rappresenta. Preparare eventi Business to Consumer ma anche Business to Business comporta tempi di gestazione importanti ma quello che abbiamo realizzato è andato ben oltre le più rosee aspettative e abbiamo posto le basi per un 2024 e un 2025 molto interessanti, perché spesso le fiere hanno una programmazione spesso quadriennale”.

Le prospettive di crescita programmate da Promoberg per i prossimi quattro anni sono eccellenti. Oggi la Fiera di Bergamo può contare su ingredienti unici per competere con il mercato fieristico non solo nazionale ma anche europeo.

Davide Lenarduzzi non nasconde il suo entusiasmo mentre elenca i suoi assi nella manica: “Ci pregiamo di un parco di istituzioni stakeholder di enorme rispetto e le ringrazio tutte, in primis Luciano Patelli, il presidente di Promoberg, che rappresenta un Consiglio di Amministrazione fatto di istituzioni territorialmente molto attive. Inoltre, il territorio bergamasco ha un tessuto economico industriale incredibile. Conoscevo bene Bergamo, ma viverla dall’interno mi ha permesso di acquisire piena consapevolezza non solo dei valori economici ma della qualità di questi valori, e questo mi ha permesso di rappresentare al meglio queste filiere”.

ll territorio bergamasco esprime, in un raggio di 50 chilometri, delle eccellenze riconosciute a livello globale, come la cosmetic valley o la rubber valley, solo per fare degli esempi. A Bergamo è nata la IV gamma (gli ortaggi freschi, a elevato contenuto di servizio, confezionati e pronti per il consumo), cioè a livello distributivo nell’agroalimentare ha creato un approccio innovativo che oggi è presente in tutto il mondo.

“La qualità logistica – prosegue l’amministratore delegato di Promoberg – è certamente uno degli aspetti preponderanti di ogni fiera al mondo. L’aeroporto di Orio al Serio è contiguo alla Fiera di Bergamo e questo permette agli utenti business di darsi appuntamento sul nostro territorio come pochi altri enti fieristici europei riescono a fare. Non per niente con Sacbo c’è una collaborazione sempre più stretta. Per fare un esempio, è un dato appena comunicato da Cosmetica Italia che il 2% di tutto il valore globale della cosmesi si genera in Lombardia. Un valore globale così riconosciuto dagli operatori di tutto il mondo merita la possibilità, grazie all’aeroporto, di essere il punto di incontro e confronto di quella filiera. E quando il nostro Ente riesce ad attrarre operatori economici di tutto il mondo per lavoro, quindi attraverso una fiera B2B, queste persone riportano a casa un’esperienza che non avrebbero mai pensato di vivere, perché Bergamo è una città realmente a misura d’uomo e viene apprezzata dai visitatori”.

Davide Lenarduzzi sottolinea: “Alle grandi realtà espositive in cui si perdono miriadi di operatori e di visitatori, gli utenti delle fiere prediligono realtà verticali ed efficaci, che permettano di visitare esclusivamente ciò che è di interesse, investendo il loro tempo solo per le giornate che realmente servono, senza vivere contesti troppo complessi dal punto di vista logistico e fisico”.

Il segreto del successo è la relazione fra produttori e fra questi e i clienti: “Possiamo essere bombardati sui social da mille stimoli ma rimaniamo persone, con una capacità ben definita di trasmettere e ricevere informazioni. L’incontro in presenza è una forma comunicativa che ha dei limiti intrinseci, dovuti al fatto che siamo esseri umani, ma è essenziale. Oggi la fiera, che è la regina dei canali di comunicazione, deve mettere in condizione i suoi utenti di poter sfruttare al massimo l’incontro in presenza, che è una risorsa insostituibile. Se n’è avuta piena consapevolezza quando questa possibilità ci è stata tolta, nei due anni e tre mesi di Covid”.

Il nuovo collegamento ferroviario che collegherà la stazione di Bergamo e l’aeroporto di Orio permetterà alla fiera di completare un pacchetto logistico che già ora è tra i migliori a livello europeo. L’amministratore delegato di Promoberg commenta: “Il nostro obiettivo è avere una fermata dedicata, magari attivabile quando abbiamo una fiera particolare. Farebbe una grande differenza, perché vorrebbe dire avere anche il treno che collega Milano in maniera diretta senza l’utilizzo di altri mezzi, tenuto anche conto che abbiamo un certo tipo di utenza che richiede questo regolare ingaggio. Questo progetto si lega anche al tema della sostenibilità: abbiamo già un impianto fotovoltaico, abbiamo appena concluso il relamping, un intervento di sostituzione dei corpi illuminanti ad elevata efficienza energetica di tutto il quartiere che ha comportato un grosso sforzo economico. L’arrivo del treno sarebbe un atro asset logistico, per la fiera ma anche per l’intero territorio di Bergamo”.

La Fiera di Bergamo è pronta ad accogliere il 2024 con novità molto attrattive.

Lenarduzzi anticipa: “Rafforzeremo le classiche fiere per il pubblico e continueremo a fare un grande lavoro perchè il successo è incredibile. La Fiera di Sant’Alessandro, la manifestazione dedicata alla filiera del mondo contadino porta a Bergamo porta tra i 60 e i 70 mila visitatori ogni anno. lnoltre, proseguiremo l’accrescimento delle fiere B2B. Solo per dare alcuni contenuti, avremo delle novità nel mondo della filiera del gelato artigianale, nel mondo dell’installatore elettrico e nel mondo della produzione cosmetica. La fiera di Bergamo esprime la sua eccellenza facendo incontrare operatori nella parte alta della filiera. In quest’ambito, siamo orgogliosi di annunciare che Koelnmesse, un’azienda considerata tra le più grandi organizzatrici di fiere al mondo, ha scelto proprio Bergamo per sviluppare le sue fiere in Italia”.

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