Bergamo. Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023 ha mantenuto fino alla fine le sfidanti promesse dichiarate al giro di boa del primo semestre. Entro la fine dell’anno, Bergamo e Brescia accoglieranno circa 11.6 milioni di visitatori – considerando i pernottamenti e gli escursionisti – provenienti da tutta Italia e da paesi esteri come Germania, Spagna, Svizzera, Francia, UK, da destinazioni intercontinentali come USA, Cina e India. Si tratta di un aumento di oltre il 40% rispetto allo stesso periodo del 2022. Numeri importanti che superano le aspettative dichiarate dalle due amministrazioni comunali all’interno del dossier di progettazione, dove era fissato come obiettivo il +20% di visitatori.
Per quanto riguarda i soli pernottamenti – il dato attualmente disponibile è riferito ai primi tre trimestri 2023 -, le rilevazioni in linea con i numeri precedenti evidenziano un aumento dei pernottamenti complessivi nelle città pari al 41,7% rispetto allo stesso periodo nel 2022.
Anche i numeri provenienti dagli Info Point turistici delle due città confermano l’accresciuto afflusso di accessi alle strutture: nel 2023 sono stati registrati quasi 164.700mila ingressi con un aumento medio del 100% rispetto all’anno 2019. I 5 Info Point1 oggetto del rilevamento sono situati in punti strategici delle città e sono il punto di riferimento per tutti coloro che cercano informazioni di vario genere a partire da quelle sui trasporti all’esperienze che si possono svolgere sul territorio.
I turisti e i visitatori di Bergamo e Brescia hanno dimostrato di apprezzare in modo particolare l’offerta culturale, museale e artistica proposta durante tutto l’arco dell’anno. In base agli ingressi registrati all’Accademia Carrara, alla GAMeC – Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, al Museo delle storie e al Museo di scienze Caffi a Bergamo e al Museo Santa Giulia e al Parco archeologico, alla Pinacoteca Tosio Martinengo e all’area del castello per quanto riguarda Brescia, si evidenzia che sono stati oltre 943mila i visitatori, con un aumento del 92% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Anche la proposta teatrale è stata particolarmente apprezzata: il Teatro Donizetti a Bergamo, il Centro Teatrale Bresciano e il Teatro Grande a Brescia hanno visto un incremento sia degli spettacoli proposti che degli spettatori: nelle due città si è superata quota 331.513 biglietti staccati, erano stati 252.348 nel 2019.
Le presenze fisiche di turisti e visitatori hanno riempito le due città, ma anche il mondo virtuale ha vissuto un anno entusiasmante con una presenza costante sui social e sul sito web Bergamobrescia2023.it.
I canali social appositamente creati (Facebook e Instagram) hanno raccolto oltre 66mila follower, sono stati pubblicati oltre 300 post dedicati alla promozione degli eventi e sono state sviluppate coperture live degli eventi più significativi. Le attività programmate durante il corso dell’anno hanno consentito di raggiungere numeri importanti: reach totale di 33.726.235 utenti, impression totale di 159.648.971 utenti, con un engagement complessivo di 4.811.943 fra condivisioni e reazioni ai post, salvataggi, commenti, Mi piace, interazioni ecc. La strategia di comunicazione social, inoltre, ha previsto il coinvolgimento di influencer digitali appartenenti ai settori tematici Travel, Couple e Family. I 9 influencer attivati hanno contribuito a portare al 6,6% l’engagement rate della campagna (solitamente un engagement rate medio di questo genere di campagne si attesta fra il 3 e il 5%).
Sul sito Bergamobrescia2023.it sono stati pubblicati 2.500 eventi e 238 rassegne, gli utenti unici hanno superato i due milioni (2.062.217 al 30 novembre), sono state oltre 7,5 milioni le pagine visualizzate. Sulla piattaforma, inoltre, si sono registrate 820 organizzazioni (che hanno provveduto alla pubblicazione dei propri eventi e rassegne), e oltre 2.000 volontari hanno registrato la propria disponibilità a partecipare agli eventi per gestire i flussi di persone. Di questi 2000 se ne sono attivati circa 1000 regalando alle due città e ai territori circa 31mila ore di volontariato.
La piattaforma web è stata utilizzata con semplicità e profitto da parte di Comuni, enti e associazioni che nel tempo hanno imparato a pubblicare in autonomia eventi, festival e rassegne che hanno efficacemente raggiunto la cittadinanza presto abituatasi a trovare sulla piattaforma appuntamenti di proprio interesse. La volontà di entrambe le amministrazioni comunali è di non dismettere l’utilizzo del sito internet dedicato al termine di BgBs2023, ma di trasformarlo in una piattaforma su cui continuare a pubblicare gli eventi congiunti delle due città.
BgBs2023 ha prodotto numeri entusiasmanti per quanto riguarda il turismo e la fruizione culturale. Ma, soprattutto, ha posto le basi per una collaborazione fra le due città e i due territori che è orientata al futuro. Il primo progetto che nel 2024 verrà inaugurato fra Brescia e Bergamo, e che legherà per sempre i due territori come già accaduto per il cammino La Via delle Sorelle, è la Ciclovia. Il percorso ciclopedonale, che unirà le due città attraversando 24 comuni fra le due province, è quasi pronto per essere ufficialmente inaugurato. Intorno alla metà di gennaio termineranno tutti gli oltre 360 interventi infrastrutturali sui 75 km del tracciato necessari per armonizzare e mettere in sicurezza tutto il percorso, per un costo complessivo di circa 6 milioni di euro. Dopo i lavori, sarà necessario posare la cartellonistica turistica e provvedere al ripristino delle aree di cantiere. L’inaugurazione ufficiale è prevista per il mese di aprile 2024.
La manifestazione Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 vede Intesa Sanpaolo e A2A nel ruolo di Main Partner, Brembo nel ruolo di Partner di Sistema, Ferrovie dello Stato Italiane e SACBO quali Partner di Area. Il Ministero della Cultura e Regione Lombardia sono partner istituzionali insieme a Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bresciana e Fondazione della Comunità Bergamasca. Il Gruppo Sole 24 ore è media partner.
L’intervento del sindaco Gori
“Domani in teatro andremo a chiudere l’esperienza italiana di Capitale della Cultura, con la cerimonia al Teatro Donizetti, e dal nostro punto di vista il bilancio dell’anno che abbiamo vissuto è più che positivo – così il sindaco Giorgio Gori -. Ci eravamo dati come orizzonte quello di far convergere i progetti e i temi di diversi soggetti che compongono la città, superando anche una serie di pregiudizi tra le due città gemelle, Bergamo e Brescia. Devo dire che abbiamo lavorato molto bene insieme e e non soltanto noi, riuscendo a coinvolgere tutti i protagonisti della Capitale a fare lo stesso percorso. Il segnale che abbiamo dato all’Italia, come del resto aveva sottolineato il Presidente Mattarella nel suo messaggio inaugurale, che aveva invitato all’unità, è stato proprio quello di voler essere una cosa sola, e direi che ci siamo riusciti. Tanto che non è stato un progetto delle due amministrazioni: abbiamo acceso la miccia ma anche e soprattutto abbiamo trasformato in progettualità le idee pensate per l’anno.
Oggi la cultura è un pezzo fondamentale della nostra identità, funzionale alla vivacità e all’attrattività della stessa, capace di garantire e offrire una maggiore consapevolezza anche dell’essere cittadini. Un’alleanza forte quella che si è creata con Brescia e la volontà è quella di continuare a lavorare in continuità, anche laddove la nostra amministrazione, dal punto di vista elettorale, non trovasse la stessa continuità di Brescia. C’è poi un tema di eredità, più volte ribadito, e certamente il segno più importante è quello della ciclovia che collegherà i due territori.
L’amministrazione comunale si è impegnata sul fronte degli investimenti sul conto capitale, realizzando le tante opere realizzate durante l’anno. Il nostro obiettivo non erano tanto i numeri, anche se questo resta un dato molto importante: abbiamo registrato insieme oltre 11 milioni di visitatori, la somma di coloro che hanno fatto visita a Bergamo in giornata e di coloro che si sono fermati a dormire, con una crescita superiore al 40%. L’asticella era stata fissata al 20%, quindi direi che siamo andati ben oltre le aspettative. Il dato sui pernottamenti riguarda una crescita del 41,7% rispetto al 2022: sappiamo che che c’è uno scostamento in quel bacino, con più stranieri su Bergamo e italiani su Brescia”.
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