Ubiale Clanezzo. Confermata in Appello l’assoluzione per Raul Magitteri, 25enne di Sorisole, assolto anche Claudio Brioschi, 56enne di Ubiale Clanezzo, condannato in primo grado a 8 mesi per tentata violenza privata. In seguito alla riforma Cartabia, infatti, questo tipo di reato è perseguibile a querela, che all’epoca dei fatti non è stata presentata. Quindi si è creato un difetto di procedibilità.
I due imputati erano coinvolti nel processo per la morte di Mamadou Lamine Thiam, detto Bara, senegalese di 20 anni scomparso in circostanze poco chiare la notte tra il 22 e il 23 luglio 2017.
Il giovane, residente ad Almè, si trovava alla Ubiale Power Sound Fest con alcuni amici. Aveva avuto una discussione con un ragazzo in servizio alla sagra e gli aveva rifilato una testata. Il 20enne, come confermato dall’autopsia, era sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti. Si avvicinò ad un’auto, la prese a calci e ricevette una sberla dal proprietario. Poi si chiuse nella macchina di un amico e lì venne raggiunto da Brioschi, che voleva fermarlo in attesa dell’arrivo dei carabinieri chiamati sul posto dopo la lite. Ma Bara riuscì ad uscire dall’abitacolo e scappò correndo. Brioschi lo inseguì per un tratto, poi lasciò perdere e tornò indietro. Anche Magitteri e la compagna di lui, Ingrid Bassanelli, 25 anni, assolta in primo grado e per la quale il pm non ha presentato ricorso in appello, erano stati ripresi dalle telecamere mentre percorrevano la stessa via di fuga del ragazzo. Ma, come è emerso a processo, lo fecero perché avevano in tasca dell’hashish e non volevano farsi trovare alla festa, sapendo dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Di Bara, quella sera, si persero le tracce. Il suo corpo venne ritrovato solamente il giorno seguente: era caduto in una scarpata a bordo strada, nei pressi della strada provinciale di Zogno, facendo un volo di 18 metri.
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