Bergamo. Bergamo in prima fila per dire basta alla violenza sulle donne. Quanto accaduto alla giovane Giulia Cecchettin, l’ennesima vittima della violenza maschile dilagante, anche nel capoluogo, come in altre citta, è nata spontaneamente e con urgenza la volontà di una presenza pubblica che affermi con forza il messaggio: stop violenza maschile, stop femminicidi.
Si terrà perciò una fiaccolata silenziosa venerdì 24 novembre, a partire dalle 18, con ritrovo presso piazzale Marconi (dalla stazione dei treni).
Il corteo percorrerà viale Papa Giovanni XXIII, giungerà a Porta Nuova e svolterà poi verso piazza Matteotti e via XX settembre, per concludersi in piazza Pontida.
“Un silenzio che consideriamo pesante, quanto pesante è il fenomeno della violenza. Con cui, paradossalmente intendiamo gridare non solo i nostri dolore e sconcerto ma anche vogliamo ricordare che ogni volta che si ripeterà un femminicidio saremo pronte a tornare in piazza. Nella speranza naturalmente di non dover più tornare nelle strade a urlare “mai più”. Interventi parlati si svolgeranno eventualmente solo all’inizio e alla fine della fiaccolata.
L’iniziativa è di carattere spontaneo, non ci sono sigle, e vuole radunare più persone possibile che condividano il dolore per l’ennesima donna uccisa da un uomo e il desiderio urgente di gridare: siamo stanche di violenza maschile! Basta femminicidi! Vogliamo restare vive e anche nel nostro paese urge l’affermazione e il sostegno alla promozione di una cultura del rispetto”.
In queste ore, è circolata anche la notizia che un uomo chiamò i carabinieri per dare l’allarme. Ma non c’è stato nessun intervento. Perché non è stato in grado di indicare la targa dell’automobile – era la Fiat Grande Punto nera targata FA015YE – e perché le uniche due volanti in servizio erano impegnate in altri interventi
“Con riferimento alle notizie apparse sugli organi d’informazione relative ai fatti di Venezia – spiega l’Arma in un comunicato – si precisa che presso l’utenza 112 è giunta una sola telefonata da parte di un cittadino di Vigonovo che ha riferito di un’accesa lite tra una coppia di giovani con un’aggressione fisica ai danni della ragazza, a cui ha assistito dal balcone della propria abitazione.
Si esclude categoricamente che siano pervenute sull’utenza 112 ulteriori segnalazioni inerenti ai fatti in questione ed è destituita di ogni fondamento la notizia di un fascicolo/indagine della Procura della Repubblica di Venezia in merito alla telefonata del cittadino di Vigonovo.
Quest’ultimo non era stato comunque in grado di indicare il numero di targa dell’autovettura e concludeva la telefonata segnalando che la coppia era risalita a bordo della stessa e si era appena allontanata.
Il contenuto della telefonata, corredato di registrazione audio, è stato messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria non appena appresa la notizia della scomparsa della ragazza, essendo risultata, a quel punto, collegata con la vicenda.
Nel mentre l’operatore della Centrale riceveva la segnalazione di cui sopra, perveniva una ulteriore richiesta d’intervento per una rissa all’interno di un bar, in relazione alla quale disponeva l’invio sul posto di un’autoradio in servizio di pronto intervento. Nelle stesse circostanze di tempo, l’altra autoradio disponibile era stata già impegnata per una lite occorsa a seguito di un incidente stradale.
Saranno comunque avviati a cura dell’Arma tutti gli approfondimenti necessari per verificare la correttezza delle procedure operative seguite.”
La telefonata ricevuta era quindi lacunosa in quanto il testimone non era riuscito a fornire il numero di targa e l’auto si era allontanata dal luogo della lite, di conseguenza sarebbe stato improbabile riuscire a rintracciare i due ragazzi.
Il comunicato che il Comando dell’Arma dei Carabinieri ha rilasciato ha poi escluso che sia pervenuta una seconda segnalazione e ha spiegato che le autoradio erano già impegnate in altri interventi, ma sono tuttora in corso tutti gli accertamenti del caso.
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