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Bergamo

Gres Art 671, a Bergamo apre un nuovo centro per l’arte e la cultura fotogallery video

Gres art è un luogo di incontro che ricuce l'area con il centro la vita di Bergamo il numero identificativo “671”, scelto in riferimento alla strada statale che costeggia l'area exGres, simboleggia già nel nome del progetto il forte legame con il territorio

Gres art 671 è il nuovo centro per l’arte e la cultura. Situato a Bergamo, è un luogo dove andare, scoprire, sperimentare, divertirsi, stare.

È nato con un ambizioso e importante progetto di rigenerazione urbana, promosso su iniziativa del Gruppo Italmobiliare con Fondazione Pesenti.
Inaugurano l’attività tre installazioni immersive che riflettono sulle sfide del cambiamento climatico, gres art si trasforma così in uno spazio performativo con SOLARPUNK di NONE collective, in mostra con ingresso libero fino al 7 gennaio 2023. Avviato nell’anno di Bergamo Brescia capitale della cultura, gres art 671 , è promosso su iniziativa del Gruppo Italmobiliare, proprietario dell’area, con Fondazione Pesenti.

Nasce con l’intento di riattivare e restituire alla cittadinanza un’area ex industriale di oltre 3000 mq per conservare e trasmettere la memoria della storia di produzione del luogo creando uno spazio di produzione culturale. Gres art è un luogo di incontro che ricuce l’area con il centro la vita di Bergamo il numero identificativo “671”, scelto in riferimento alla strada statale che costeggia
l’area exGres, simboleggia già nel nome del progetto il forte legame con il territorio.
Una riqualificazione resa possibile attraverso l’arte e la cultura: mostre e incontri, concerti, attività performative, formative e laboratoriali diventano occasioni per accogliere ispirare il pubblico invitato a un’interazione libera e costante. Gres art coniuga bellezza impatto sociale, sviluppando modelli sostenibili che promuovano il benessere della comunità anche attraverso una programmazione multidisciplinare, accessibile inclusiva.

Gres art vuole essere un magnete aggregante e attraente che unisce persone diverse grazie a un’offerta culturale variegata e di qualità. Un punto di incontro che crea spazi e momenti in cui i cittadini si connettono e condividono esperienze dando vita a un dialogo. Grazie alla sua capacità di creare interazioni grès art desidera contribuire all’accrescimento culturale sociale. Un luogo nuovo, aperto e accogliente virgola che si inserisce nel tessuto urbano integrandosi senza mai sovrapporsi all’offerta artistica di Bergamo virgola che si arricchisce così di un nuovo elemento.

Laura Zanetti, Presidente Italmobiliare: “Il recupero di aree industriali adiacenti alla città è importante per la città stessa, è una ricucitura non solo urbanistica, ma anche cultura e sociale che permette alle persone di migliorare la vita in questa città. L’arte è cultura, l’arte diffonde cultura, arte significa comprendere culture diverse dalla nostra, avvicina la gente e credo che possa contribuire anche alla diffusione della pace”.

Ingegnere Carlo Pesenti: “Questa realizzazione ha raggiunto lo scopo che ci eravamo prefissati. È un progetto di rigenerazione urbana, riportare in vita questo luogo, e abbiamo conservato molto di quello che era questo luogo. Questa sede è stata realizzata più di 100 anni fa, vi hanno lavorato decine e centinaia di uomini e donne. È un progetto di ricucitura con il territorio, una ricucitura temporale, con il passato; ridiamo vita a questo mondo in ricordo delle persone che ci hanno lavorato”.

Roberto Pesenti, Consigliere di Italmobiliare “Lo sforzo che faremo è quello di far vivere la sede industriale al centro di Bergamo. Deve diventare un luogo di aggregazione, perché le persone lo dovranno usare, lo dovranno vivere. L’idea di gres art è che non sia solo un museo, ma polifunzionale, vogliamo coinvolgere il visitatore e dare emozioni. L’arte deve essere un veicolo per portare emozioni e messaggi a chi la guarda”.

Francesca Acquati, General Manager “Scegliere di aprire un centro multiculturale è una grande sfida, ma necessaria, per interpretare quelli che sono le evoluzioni in corso dei nostri stili di vita. È un luogo permeabile alla città, sempre aperto. Possiamo parlare di tre caratteristiche principali: Multi disciplina: gres art non è un museo, non è solo una sala concerti, ma multi disciplina, un modo di interpretare l’evoluzione in corso, non solo nella nostra vita, ma anche nell’arte, quindi una lente d’ingrandimento su tutte quelle che sono le zone di intersezione tra la sperimentazione artistica e le discipline di categoria letteraria. L’altra caratteristica è quella dell’ orientamento al pubblico, il pubblico è sempre spettatore attivo e non mero consumatore di prodotti culturali, ma cerchiamo sempre di metterlo al centro della discussione. Terzo elemento è quello che vorremmo sempre cercare di fare: parlare sempre di qualcosa: arte non come mero esercizio di stile e di intellettualità, ma arte che esprime un messaggio contemporaneo. Noi abbiamo scelto come messaggio di questa mostra in corso una che riguarda il cambiamento climatico, ma non si parla
solo di cambiamento climatico: anche trasformazione degli spazi, degli stili di vita e delle sfide che le persone si trovano ad affrontare. È un po’ il ‘Between Art and Life’ che abbiamo scelto come sottotitolo di gres art 671. Arte che parla di rigenerazione urbana tematica attraverso la cultura, 671 è il numero della statale che corre a sud dell’area, per far capire che stiamo ancorando
questo progetto a quest’area urbana”.

Gres Art 671, a Bergamo un nuovo centro per l’arte e la cultura

Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo: “Si porta un tassello prezioso alla costruzione della città. Succede nel 2023, non è un caso, la riqualificazione di questa area industriale, sarà un laboratorio dentro la città, la scelta è stata quella di anticiparne un segmento per Bergamo Brescia capitale della cultura. Avevamo desiderio di un nuovo luogo della cultura e oggi accade. C’è continuità rispetto ai concetti di fondo del progetto capitale della cultura, innanzitutto perché abbiamo interpretato la cultura come leva di sviluppo del territorio; la cultura è nutrimento della comunità,
spesso coglie in anticipo delle cose che stanno accadendo, bisogna essere bravi a divulgarla perché al primo sguardo non è accessibile a tutti. Non sarà solo un luogo di esposizione, ma ci saranno anche seminari, incontri e concerti, quindi tante discipline che in questo luogo si mescoleranno. Con questa idea di fondo, che il territorio cresce e la comunità cresce, il tema che è stato proposto è quello della rigenerazione. Il piano del territorio ha l’idea che il territorio non cresce per espansione, andando a mangiare nuovi territori e nuove spazi verdi, ma nella riqualificazione di ciò che è stato, ovvero prendere pezzi della città nel passato e dare loro una nuova funzione e un nuovo futuro. Questo luogo ha una grande qualità di trattamento architettonico, trovo ammirevole il modo in cui si sono conservate le tracce del passato, non sono state coperte o travisate, ma si è sovrapposto qualche tratto di contemporaneità, un tratto molto prezioso. Questo è un posto che potrebbe essere in una qualunque altra capitale europea, Copenaghen, Amsterdam, Parigi, Londra, ma è Bergamo ed è una cosa che ha grande valore, perché vuol dire immaginare questa città in una
proiezione Europea, che è una grande aspirazione che condividiamo”.

Architetto Mauro Piantelli, responsabile urbanistico e architettonico di gres hub e gres art: “Il progetto è iniziato qualche anno fa, quando la Fondazione Pesenti ci invitò a percorrere un processo di conoscenza di questa area. Questa area sembrerebbe un’area periferica, ma ci troviamo lungo Via San Bernardino, una delle direttrici commerciali che univano la città murata con l’esterno. In qualche modo qui c’è la transizione tra città e campagna ed è un fatto recente. È una possibilità di collegare le maggiori attività industriali”.

Massimiliano Locatelli: “Sono stato chiamato dopo Mauro per lavorare negli spazi interni di gres art. come lavorarci? Molto difficile. Ma il lavoro è stato reso facile da Roberto Pesenti che ha avuto un’idea molto chiara dello spazio. È importante, credo che la cosa importante del nostro lavoro sia leggere, capire e interpretare assieme con la committenza. Roberto aveva una visione e quando un cliente ha una visione, lavorare insieme è una soddisfazione. La sua idea è stata unire l’arte a una piazza. Che cos’è il gres? Materiale un po’ vecchio, ma elegante, simile a una porcellana, robusto e con una meravigliosa finitura esterna. Ha una laccatura bellissima, perché dà brillantezza e resistenza al materiale che pare assolutamente contemporanea”.

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