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Amministrative 2024

Sindaco di Bergamo, Santanchè: “Il candidato sarà quello migliore, non per forza di Fratelli d’Italia”

Il Ministro al Turismo del Governo Meloni, anche coordinatore regionale del partito: "Il capoluogo resta una nostra priorità. A breve una decisione"

Bergamo. Bergamo è una priorità del Ministro Daniela Santanchè.  “Il candidato sarà quello migliore, ma non per forza di Fratelli d’Italia”. Bastano poche parole della responsabile della programmazione, del coordinamento e della promozione delle politiche del turismo del Governo Meloni, nonché coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, per inquadrare la situazione a Bergamo, in vista delle prossime amministrative del 2024. Santanché risponde al telefono e alla domanda sulla partita del capoluogo non ci gira tanto intorno, indicando la città come priorità: “Siamo quasi vicini alla decisione, anche se stiamo ancora ragionando a livello di tavoli regionali. Bergamo è e resta una priorità per il partito, ma la nostra attenzione è rivolta alla ricerca del candidato più forte da mettere in campo”.

Quello che dovrà affrontare la sfida con Elena Carnevali, designata dal Pd a correre per dare una continuità ai due mandati Gori, con l’ex deputata Dem ora impegnata ad intessere tutta una serie di rapporti fitti sul territorio, partendo proprio dalle forze della sua coalizione che non sembrano aver messo nessun veto alla sua figura, presentato figure alternative, anteponendo così al sì la possibilità di fare le primarie.

Primarie, nel centrodestra e di partito, che invece, anche alla luce delle parole del Ministro, sembrerebbero rafforzare ancora di più l’ipotesi ventilata proprio in questi giorni da una delle forze politiche coinvolte, Forza Italia. Gli azzurri, infatti, hanno praticamente sancito la decisione nella cena conviviale di martedì 24 ottobre, dopo l’incontro tra i big del partito, scelta da considerarsi cosa fatta proprio se il primo partito a livello nazionale non avesse intenzione di intestarsi la battaglia in città. E se da un lato le parole di Santanché vanno nella direzione di considerare Bergamo una priorità, dall’altro lasciano anche una porta aperta: “Non abbiamo l’esigenza di esprimere a tutti i costi un candidato nostro, perché l’obiettivo è riuscire a dare a Bergamo il profilo migliore per poter vincere. Per questo stiamo lavorando con la coalizione per trovare la sintesi e credo che la soluzione sia vicina”.

Bergamo come priorità del Ministro Santanché, dunque. Questo quando, solo qualche giorno fa, il coordinatore provinciale del partito con la fiamma Andrea Tremaglia aveva raccontato di aver fotografato la situazione, come da Roma gli era stato chiesto di fare, e consegnato, oltre al report, anche un’indicazione e dei nominativi, con relative disponibilità, per figure civiche dell’area di centrodestra decise a sostenere la causa.

Nomi che restano e che valgono, anche se, come si evince dalle parole di Santanché, probabilmente non sarà una lotta estrema per mettere la bandierina sulla città. E questo può anche voler dire che il campo si fa davvero largo per i quattro papabili del coordinatore regionale Alessandro Sorte, prossimo insieme a Santanché, in veste di coordinatrice regionale, e a Fabrizio Cecchetti, deputato e pari grado della Lega, a sedersi proprio a quel famigerato tavolo regionale che già si è incontrato e pronto al rinnovo. Un’analisi, quella del Ministro, che lascerebbe dunque davvero spazio alla cavalcata di Alessandra Gallone, Gianfranco Ceci, Giorgio Jannone e Carlo Saffioti. Con buona pace della Lega che non ha mai fatto mistero di non vedere nella partita di Bergamo una priorità. La squadra di Fabrizio Sala, segretario provinciale eletto ormai da un anno, ha ben altro a cui pensare: la Provincia, laddove passasse la legge per farla diventare un’elezione di primo livello, e tre dei quattro Comuni sopra i 15mila abitanti: Dalmine, Seriate e Albino. Strizzando poi l’occhio ad alcune partecipate importanti. Ma questa è un’altra storia.

E nella discussione sul candidato, il tema della donna resta. E, anche se non va ridotta ad una mera questione di genere, perché svilirebbe anche le qualità e le potenzialità sia di Carnevali che di Gallone (qualora fosse la prescelta), è pur vero che la città potrebbe anche essere pronta ad un confronto tutto al femminile. Con le quotazioni dell’ex parlamentare azzurra in risalita. E, primarie o meno, chissà che a spuntarla non sia proprio lei.

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