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In corte d'assise

Omicidio Bonomelli, i quattro imputati andranno tutti a processo

Sono stati rinviati a giudizio i responsabili della morte dell'imprenditore ottantenne, narcotizzato, rapinato e abbandonato nell'abitacolo della sua auto

Entratico. Omicidio volontario aggravato o morte in conseguenza di altro reato? Secondo il giudice delle udienze preliminari la questione merita di essere approfondita durante il dibattimento. Così Matteo Gherardi, 34enne di Gaverina Terme, suo padre Luigi Gherardi, 69 anni, la fidanzata Jasmine Gervasoni, 24enne di Sedrina e l’amico della coppia Omar Poretti, 26enne di Scanzorosciate, sono stati rinviati a giudizio.

Il prossimo 20 febbraio compariranno davanti alla Corte d’Assise in quanto ritenuti responsabili della morte dell’imprenditore 80enne Angelo Bonomelli, narcotizzato, rapinato e abbandonato nell’abitacolo della sua auto la sera del 7 novembre 2022, dove ha poi trovato la morte.

Le aggravanti contestate sono i futili motivi, l’uso di sostanze benefiche e il nesso teleologico, ma i quattro devono rispondere anche di rapina. A Omar Poretti viene contestata anche la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in quanto, al momento della perquisizione in seguito all’omicidio, era stato trovato in possesso di hashish e cocaina.

È caduta invece l’accusa di auto riciclaggio contestata a tutti e 4 gli imputati per aver rivenduto ad un Compro Oro il prezioso orologio Longines sfilato dal polso di un Bonomelli, incosciente a causa del narcotizzante che gli era stato versato nel caffè.

Il 34enne lo scorso novembre aveva agganciato la vittima promettendogli un aiuto per rilanciare sui social la Villa Ortensie di Sant’Omobono Terme, di proprietà dell’imprenditore e chiusa da qualche anno. I due si erano trovati al bar Sintony di Entratico, dove erano poi stati raggiunti dagli altri tre. Seduti al tavolino esterno del bar avevano chiacchierato e consumato un caffè.

Ma quello dell’80enne era stato “corretto” con del Rivotril, un potente farmaco antiepilettico e contro l’ansia, che aveva fatto perdere lucidità all’anziano nel giro di pochi minuti. I quattro lo hanno sorretto e accompagnato alla sua auto, dato che si reggeva in piedi a fatica.

 

omicidio bonomelli

 

Bonomelli era stato caricato sul sedile dei passeggeri, alla guida in direzione di un parcheggio del paese si era messo uno dei tre imputati, mentre gli altri due, insieme alla ragazza, li avevano raggiunti in un secondo momento. Bonomelli era stato ripulito dell’orologio, del portafogli e del telefono cellulare, poi era stato abbandonato in auto privo di sensi.

L’imprenditore era stato ritrovato senza vita la mattina seguente. I carabinieri lo stavano cercando in seguito alla denuncia di scomparsa da parte del figlio. In un primo momento si era pensato che il decesso fosse avvenuto in seguito ad un malore, ma la mancanza dell’orologio, al quale Bonomelli era molto legato, aveva fatto insospettire gli inquirenti.

I quattro responsabili della morte dell’imprenditore sono stati individuati nel giro di poche ore, incastrati soprattutto dalle immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza comunale.

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