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La polemica politica

Aeroporto, l’affondo di Alleanza Verdi Sinistra: “Sacbo è in ritardo di un anno”

Continua la polemica con un comunicato congiunto: "Anche l'installazione di una centralina di rilevamento della qualità dell'aria a Colognola non è una gentile concessione, ma una prescrizione ministeriale da assolvere"

Bergamo. Il Piano di Sviluppo aeroportuale accende il dibattito politico, sollevando la reazione della sinistra bergamasca, a seguito della notizia comunicata, nella giornata di venerdì 13 ottobre, da Enac che ha fatto sapere a Sacbo della decisione influenzata dal parere negativo dato dal Ministero della Difesa all’acquisizione di un’area che oggi rientra nel perimetro del Reggimento Aquila.

“Sacbo ieri ha annunciato di aver sottoscritto la Convenzione con Ats per lo svolgimento dell’indagine epidemiologica richiesta dal Ministero dell’Ambiente – così Devis Dori, parlamentare, Oriana Ruzzini, consigliera comunale, e Alfredo di Sirio, coordinatore di Sinistra Italiana, -. Evidentemente le pressioni in parlamento e a mezzo stampa sono servite. Apprendiamo con favore la notizia e chiederemo copia della convenzione per conoscerne il contenuto. Ora inizia il lavoro di monitoraggio di Ats che durerà 24 mesi e che deve tradursi in uno stop al programma dei lavori di ampliamento aeroportuale in attesa degli esiti dell’indagine, come prescritto dal Ministero.

Anche l’installazione di una centralina di rilevamento della qualità dell’aria a Colognola non è una gentile concessione di Sacbo, ma una prescrizione ministeriale da assolvere e, anzi, nulla vieta l’installazione anche di altre centraline. Dai titoli ottimistici dei giornali non comprendiamo inoltre come Ats possa rassicurare i cittadini circa l’impatto dell’aeroporto sulla loro salute quando lo studio non è ancora stato condotto, salvo che si sappia già quale sarà l’esito dell’indagine epidemiologica.
L’ultimo monitoraggio della salute pubblica legato alla presenza dell’aeroporto risale al 2018 e riteniamo paradossale la dichiarazione odierna del direttore di Ats Giupponi:”Nel corso di questi ultimi anni non si sono verificate situazioni che hanno rappresentato uno spostamento di valori importanti”. Ricordiamo al dottor Giupponi che Bergamo nel 2020 è stata epicentro mondiale di una pandemia, con picchi di mortalità del 500%.
Sappiamo bene che la qualità dell’aria è scarsa in tutta la pianura padana, non solo nella provincia di Bergamo.
Sappiamo che da dieci anni a questa parte il trend di riduzione della concentrazione di PM10, PM2.5 e NOx è costante, ma non è solo il Covid ad aver puntato i riflettori sulla bergamasca. Osservando anche la mortalità da tumori Bergamo è al 3° posto in Italia, questo è quanto suggerisce uno studio realizzato da Unibo, università di Bari e Cnr. Stante la serietà e la gravità della materia non permettiamo a Sacbo e Ats di trattare con leggerezza il tema, a colpi di previsioni non supportate da nuovi dati.
Ci chiediamo anzi come possa Ats avere il polso del consumo di farmaci e delle patologie preminenti nella bergamasca dal momento in cui i pochi medici di base rimasti non sono chiamati a trasmettere i dati raccolti, come invece si dovrebbe fare nell’ottica della medicina di territorio e di comunità. Auspichiamo che il Ministero dell’Ambiente vigili sulle tempistiche degli eventuali lavori di ampliamento aeroportuale che, come da prescrizione, non devono precedere gli esiti dell’indagine epidemiologica.
Infine continuiamo a chiedere che Sacbo si attivi per rendere disponibile in tempo reale il monitoraggio del rumore di ogni aeromobile in fase di decollo o atterraggio rilevato da ogni centralina, come già avviene all’aeroporto di Bologna, e non si limiti a report periodici, pubblicati spesso in ritardo, con valori medi”.
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