Lazio-Atalanta 3-2, Gasperini: “Paghiamo la non prontezza di tutti. Lookman è entrato male”

“Abbiamo fatto un’altra buona gara, ma paghiamo la non prontezza di tutti”. Le parole di Gian Piero Gasperini a Dazn dopo la sconfitta della sua Atalanta per 3-2 contro la Lazio lasciano trasudare anche quel pizzico di amarezza per non aver portato a casa il risultato.

“All’inizio abbiamo sofferto” è stata l’analisi del tecnico, “siamo partiti molto piano: il gol dell’1-0 ce lo siam fatti da soli, compromettendo la partita nei primi 10-15 minuti. Nel finale è uscita la fatica, non siamo stati pronti nell’episodio del terzo gol, ma abbiamo rimesso in piedi una partita avendo anche occasioni finali”.

“Dispiace ancora di più perché l’abbiamo compromessa su degli episodi, eravamo stati di grande spessore nella parte centrale. Prendiamo un gol a difesa schierata, ma è chiaro che se raggiungiamo il 2-2 contro la Lazio rimontando in quel modo vuole vincerla. C’era tempo, era ovviamente quello l’obiettivo, ma sul 3-2 eravamo schierati bene. Abbiamo avuto occasioni”.

Una delle chiavi, secondo il mister, è il mancato allineamento della squadra, tra i nuovi e chi invece non ha offerto la solita prestazione: “Sappiamo di dover pagare un po’ di scotto, perché alcuni ragazzi appena arrivati per stare a questi livelli han bisogno di tempo, ci reggiamo sul nucleo che è qui da anni, a cui si è aggiunto Kolasinac. Quando inseriremo qualche nuovo in più avremo qualche risorsa aggiuntiva: arrivando da Lisbona venerdì notte e venire oggi alle 15 all’Olimpico ha fatto sentire la stanchezza”.

Fatica che fa parte del gioco, dopo tre partite di spessore quasi sempre con la stessa squadra: “Koopmeiners era rischioso farlo giocare 90 minuti perché aveva un risentimento, così ho ridotto i rischi. Scamacca e De Ketelare hanno avuto una giornata difficile, ma hanno bisogno di minutaggio e di giocare. Il cambio di Muriel ha dato vivacità, Lookman è entrato male, mi è sembrato seccato dall’esclusione nonostante i 90 minuti di Lisbona, non l’ho visto allineato agli altri compagni”.

Ora la pausa, che “arriva al momento giusto, per alcuni fa bene, per chi va in nazionale vedremo il minutaggio”.