Zingonia. Una partnership che si rinnova tra due eccellenze del territorio bergamasco. Atalanta e Brembo proseguono ancora insieme nel loro rapporto: l’azienda leader mondiale nella produzione di sistemi frenanti ha rinovato il proprio impegno in qualità di top sponsor del settore giovanile nerazzurro per le stagioni 2023/24 e 2024/25.
Il marchio comparirà sul retro di tutte le divise del settore giovanile, oltre, ovviamente, al rinnovo del “Premio Brembo”, il riconoscimento consegnato alla fine di ogni stagione sportiva agli atleti/studenti più meritevoli.
Nella sala conferenze dell’Accademia Mino Favini-Vedrai Lab al Centro Bortolotti di Zingonia, Cristina Bombassei, Chief CSR Officer di Brembo, Luca Percassi, amministratore delegato di Atalanta e il responsabile del settore giovanile Roberto Samaden sono intervenuti per raccontare il valore di questa partnership.
“Oggi è un’alta giornata molto importante per la storia dell’Atalanta” ha aperto Luca Percassi, “la più grande realtà imprenditoriale del nostro territorio ha deciso di confermare la nostra collaborazione, a dimostrazione di quanto la famiglia Bombassei voglia essere vicina alla nostra società. Con affetto e immensa gratitudine ringrazio Cristina e la sua famiglia: da lei imparo sempre, nelle sue parole c’è sempre semplicità, ma anche un’esperienza che fa capire il loro percorso. L’Atalanta è sempre in evoluzione e rappresenta al meglio ciò che è Bergamo: oggi siamo qui con un’eccellenza mondiale del nostro territorio”.
La Chief CSR Officer di Brembo ha ricordato come la partnership sia arriva al settimo anno consecutivo: “Questo accordo ci ha dato una restituzione di lavoro sul campo importante: nell’accordo di oggi vogliamo augurare a Roberto Samaden di lavorare al meglio, ha raccolto l’eredità di Costanzi. Già in una chiacchierata precedente ho notato una grande sintonia: vogliamo rinnovare i valori educativi e culturali che vogliamo tramandare alla Next Gen. L’iniziativa di Alessandra Gallone di inserire lo sport in costituzione è un grande passo in avanti in questo senso. In un periodo in cui gli indicatori sociali dei giovani peggiorano, è nostro ulteriore dovere agire ulteriormente su questi principi per creare gli adulti del futuro. Il premio Brembo-Atalanta è la parte core dela nostra collaborazione: nato per valorizzare e premiare i giovani nel mondo del calcio, ma anche con capacità scolastiche, è uno stimolo ad avere l’alternativa. Sport e scuola vanno di pari passo nella crescita dei giovani. I criteri sono capacità agonistiche, fair play e risultati scolastici. Lo scorso anno abbiamo visto una media importante. Nelle scuole americane lo sport è valorizzato quanto la matematica: a Bergamo c’è una realtà come l’Imiberg che va in questa direzione. Anche l’Italia sta riconoscendo lo sport come disciplina”.
“Vedo questa partnership come una grandissima opportunità, perché oltre a quel che succede sul campo, che è ciò che muove il nostro mondo, alcune cose dette rappresentano perfettamente il nostro spirito” aggiunge Roberto Samaden, “permettere di vivere un’esperienza stando in un bell’ambiente fa la differenza per chi resta nel calcio, ma anche per chi farà altro. Uno dei nostri obiettivi è crescere talenti nel proprio territorio: Brembo facendo rete con noi offre ai ragazzi l’opportunità di vivere esperienze importanti. Il premio l’ho sempre visto dall’esterno come una cosa molto bella: uno dei settori giovanili d’Europa dà attenzione prima alla persona e poi al giocatore. Ed è l’eredità di Mino Favini. È una cosa che fa la differenza anche nella formazione dei giocatori. Fortunatamente i ragazzi hanno percorsi studiati ad hoc per poter portare avanti entrambe le squadre. Avere un rapporto diretto con la scuola come Atalanta è molto d’aiuto”.
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