Bergamo. Cinque partite non sono certo un campione sufficiente per una valutazione statistica credibile, ma di certo danno delle indicazioni. Esempio pratico: da inizio stagione, quando Charles De Ketelaere ha contribuito a sbloccare le partite dell’Atalanta, la Dea ha sempre vinto. Fattuale.
Il colpo di testa che ha indirizzato il debutto nel girone di Europa League contro il Rakow, raccogliendo nel migliore dei modi l’invito di Zappacosta, ha seguito il copione dell’ultimo match casalingo contro il Monza, quando proprio l’assist glaciale del belga – nel traffico dell’area dopo un corner – aveva offerto a Ederson l’1-0, e della prima assoluta contro il Sassuolo, quando un’altra incornata aveva permesso di espugnare Reggio Emilia.
Un talismano, se volessimo credere alla cabala. Ma più importante, un giocatore determinante per la Dea, che si sta già dimostrando un rimpianto per la sponda rossonera di Milano. Gasperini lo ha schierato da attaccante per far valere le sue doti aeree, evidenziate anche nel post gara in conferenza stampa.
“Si diceva che non ha carattere, ma non è vero: ha personalità, gioca bene, risolve le partite, a tratti ricorda davvero Ilicic. È un giocatore che ha una struttura che gli richiede di stare bene. È ancora giovane, può diventare un giocatore davvero molto importante”.
Il paragone con lo sloveno torna già d’attualità e sembra sempre meno campato per aria. Certo, la stagione è ancora lunghissima, ma l’ex Milan sembra già perfettamente calato nella sua nuova realtà. E in una nuova posizione che sembra esaltare come meglio non potrebbe le sue caratteristiche rimaste nascoste nella prima stagione di Serie A.
Il match contro il Rakow ha confermato le sensazioni già avute nelle uscite precedenti: l’Atalanta in lui potrebbe aver trovato finalmente l’uomo giusto per rappresentare il cartellino “imprevisti” quando a pescare è l’avversaria. Pur facendo fatica incidere in posizione statica con la difesa schierata, quando De Ketelaere è stato servito in situazioni dinamiche ha fatto tutta la differenza del mondo. L’Atalanta sembra aver trovato un tesoro.
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