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La polemica

Marine Le Pen a Pontida, la sinistra insorge: “Gemellaggi forzati in terra bergamasca”

Devis Dori, Alfredo di Sirio e Oriana Ruzzini: "Ospitare in quel territorio la Le Pen è una ferita inferta alla memoria di chi abita la nostra terra"

Bergamo. La sinistra contro Marine Le Pen ospite a Pontida. La notizia dell’arrivo alla festa della Lega della leader della destra francese non è certo passata inosservata nei ranghi della politica bergamasca, tanto da far alzare la voce ai rappresentanti di Alleanza Verdi Sinistra Italiana, in particolare a Devis Dori, deputato Alleanza Verdi Sinistra, Alfredo Di Sirio, coordinatore provinciale Sinistra Italiana e Oriana Ruzzini, consigliera comunale Comune di Bergamo: “La destra bergamasca che ospita a Pontida Marine Le Pen mostra il suo volto populista ed estremista.

Non staremo in silenzio di fronte ai gemellaggi forzati della terra bergamasca con la destra estrema, men che meno se ad essere teatro di questo squallido evento è la terra di Papa Giovanni XXIII a sessant’anni dalla sua morte, il Papa che ha saputo scongiurare una guerra mondiale parlando al cuore dell’umanità. Ospitare in quel territorio la Le Pen è una ferita inferta alla memoria dei bergamaschi. Anche per questo scriviamo a chiare lettere che Marine Le Pen in Italia, a Bergamo, non è la benvenuta, perchè rappresenta un’Europa che affossa i diritti e che protegge privilegi e si accanisce contro i più deboli.
Abbiamo letto le domande esistenziali di Matteo Salvini: “Dobbiamo decidere se lasciare l’Europa alla sinistra che ti impone l’auto elettrica e la casa green, come e cosa mangiare a tavola, ma non muove un solo dito per difendere i nostri confini”. Noi rispondiamo che l’ecologia e l’ambiente sono le nostre priorità, è necessario prendere atto della crisi climatica e delle sue conseguenze anziché negarle. È inquietante che la destra insegua il mito del motore a scoppio e che si disinteressi dell’innovazione, dell’energia pulita e di una alimentazione sostenibile”.
E la la sinistra insorge contro Marine Le Pen ospite a Pontida: “La destra italiana è ormai arroccata su uno slogan: la difesa dei confini. Ma con il governo Meloni gli sbarchi sono aumentati esattamente come sono aumentati i naufragi e i morti in mare, mentre nessuna politica di immigrazione e integrazione è stata istituita o migliorata. A Salvini, che anziché costruire una forza politica moderata e liberale punta a superare Meloni a destra, rispondiamo che vogliamo un’Europa più giusta, che unisca le generazioni per difendere il pianeta e chi subisce le conseguenze di un modello di sviluppo obsoleto, energivoro, iniquo; un’Europa che guardi fuori dai propri confini e che attui politiche di immigrazione e di integrazione civili, nel rispetto dei diritti umani, a favore della reciproca convivenza e della pace.
Un’Europa che combatta l’evasione fiscale e aumenti le tasse alle multinazionali, promuova un’economia sostenibile e socialmente responsabile, per il futuro dell’Italia e dell’Europa”.
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