Bergamo. Una raccolta firme per chiedere una stretta sul tema della sicurezza, rispetto ai fatti degli ultimi giorni che hanno riguardato la città e visto coinvolti gruppi di minorenni, autori prima della rissa in stazione, poi dell’aggressione al bagnino della piscina Italcementi, episodio per il quale due giovani sono stati fermati e uno è stato denunciato, e da ultimo la rissa al Luna park della Celadina.
Il centrodestra si muove e lo fa con una riflessione congiunta sul tema, a firma Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Bergamo Ideale.
“Spesso ci siamo lamentati della questione sicurezza in città – dichiara il segretario della Lega Alessandro Carrara – ma quanto sta accadendo nelle ultime settimane ci lascia veramente sconcertati, siamo di fronte ad un’emergenza senza precedenti, questo è il frutto di anni e anni di politiche buoniste e del “va tutto bene” portate avanti dalla Giunta di Sinistra”.
“Voglio esprimere solidarietà e vicinanza agli operatori delle giostre e alle famiglie che hanno dovuto assistere a questo ennesimo e gravissimo episodio di violenza – chiude Arrigo Tremaglia dirigente di Fratelli d’Italia – come Centrodestra ci prepariamo a Governare e non possiamo consegnare ai bergamaschi zone della città senza nessun controllo. Per questo nei prossimi giorni daremo voce ai cittadini, attraverso una raccolta firme, per chiedere al Sindaco Gori e all’Assessore Gandi una stretta immediata sul tema, dopo anni di politiche inadeguate”.
La riposta degli amministratori non si fa attendere e parte proprio dagli ultimi provvedimenti presi grazie all’incontro che si è tenuto nella giornata di venerdì 25 agosto tra Comune, Prefettura e Questura: un dispositivo già operativo, con controlli partiti sul territorio in questo fine settimana. Il sindaco Giorgio Gori, insieme al vice sindaco Sergio Gandi e all’assessore alle Politiche Giovanili Loredana Poli hanno convocato una conferenza stampa poche ore dopo il comunicato firmato congiuntamente dalle forze politiche del centrodestra. Così il primo cittadino di Bergamo: “Serve più personale per le forze dell’ordine e per le procure, una rete e più fondi per le comunità. Chiediamo al Governo di poter disporre del Daspo, rivisto secondo nuovi criteri. Il fenomeno in discussione non è quello delle baby gang”.
Parola poi al vice sindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi: “La situazione è costantemente sotto controllo, mercoledì è in programma un nuovo incontro con il Comitato per l’ordine e la sicurezza”.
Infine Loredana Poli, assessore alle Politiche Giovanili: “Si tratta di un fenomeno che viaggia sui social: servono più strumenti, anche digitali, per cercare di prevenire certi comportamenti. I gruppi coinvolti si danno appuntamenti in diversi luoghi della città dandosi appuntamento su Telegram, quindi non si può parlare di baby gang”.
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