Bergamo. A distanza di quattro giorni nuovo focolaio negli appartamenti di via Moroni devastati dal rogo del 21 agosto.
Intorno alle 9 di giovedì da un albergo della zona è arrivata la segnalazione: si sentiva odore di bruciato e si intravedeva del fumo fuoriuscire dai tetti delle abitazioni danneggiate dalle fiamme. I vigili del fuoco sono intervenuti e hanno spento il focolaio, ma i residenti, quelli che negli stabili che vanno dai civici 14 al 30 ci vivevano, hanno paura che la situazione peggiori ulteriormente.
R.M. abita al numero 14. Ora è fuori casa e non sa quando potrà rientrare. “Il nostro immobile è stato danneggiato solo parzialmente – spiega -, è bruciato un metro di tetto e venerdì mattina ci sarà il sopralluogo della società edile e del tecnico per coprire la porzione scoperta. Gli appartamenti sono agibili ma non fruibili. Per avere la fruibilità e poter tornare in casa serve l’ok del tecnico”.
“Io però non sono tranquillo – confessa -. Questi continui focolai mi spaventano e finché non verranno rimosse le macerie le fiamme potrebbero propagarsi di nuovo. Pensavamo che la rimozione e lo smaltimento fossero a carico dei vigili del fuoco, invece abbiamo scoperto che all’eliminazione del materiale ci dobbiamo pensare noi condomìni. Ma i nostri amministratori condominiali hanno ricevuto la comunicazione solamente giovedì mattina. Ora che si attivano per organizzare il servizio passeranno giorni e nel frattempo il pericolo di nuovi focolai rimane concreto, viste anche le temperature di questi giorni”.
Il cittadino teme che i palazzi, piuttosto datati e con soffitti e solette completamente in legno, possano subire ulteriori danni “tenendo anche conto che domenica sono previsti temporali e, considerato il caldo dell’ultima settimana, verosimilmente non si tratterà di una pioggerella”.
R.M. e la sua famiglia alloggiano da parenti in questi giorni “ma io nella notte tra mercoledì e giovedì sono venuto a Bergamo ed ho trascorso due ore sotto casa – spiega -. Ebbene, dalle 3 alle 5 non è passato nessuno a controllare, altro che sorveglianza notturna contro i furti e per prevenire i focolai. Mi hanno poi spiegato che non è stato istituito un presidio notturno, ma solo normali passaggi delle pattuglie delle forze dell’ordine. Beh, io non ho visto nessuno fermarsi a controllare e sinceramente ho paura che possa scoppiare un nuovo incendio”.
Il cittadino ha scritto in Comune spiegando la sua esperienza notturna fuori dal civico 14: “Nel pomeriggio mi hanno informato che si sono adoperati per cambiare il servizio di pattugliamento della Fidelitas, che solitamente controlla i beni comunali e monumentali. Nel loro giro faranno diversi passaggi anche in via Moroni”.
Venerdì 25 agosto a mezzogiorno gli sfollati sono attesi in Comune per un aggiornamento sulla situazione: “Spero che in quell’occasione mi vengano date le risposte che cerco – conclude il cittadino -. Ho anche sentito che l’Amministrazione pagherà le stanze a chi non ha più una casa fino al 3 settembre. Vedremo cosa ci diranno. Incrociamo le dita”.
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