Bergamo. C'è chi, come Silvia, titolare della pasticceria Elidor di via Torquato Tasso, sfornerà biscotti a ripetizione per aiutare la sua collaboratrice Laura. "Avrete sentito tutti parlare del tremendo incendio di via Moroni - spiega la commerciante in un post su Instagram -. In quel rogo la mia dolce amica ha perso ogni cosa. La sua abitazione, contenente tutti i suoi ricordi, i suoi oggetti, la sua vita, non c’è più".
La pasticceria riaprirà presto, il 1° settembre. "Vi chiedo di aiutarmi a sostenere Laura nella sua personale rinascita dalle ceneri - scrive Silvia -. Per almeno una settimana sfornerò tanti, ma tanti cookies. Chiunque di voi vorrà partecipare con un contributo in denaro (la cui somma è a totale discrezione vostra) riceverà un buon biscottone fatto di burro salato, cioccolato e tanto amore".
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Ci si ingegna come si può, l'importante è dare una mano. Come Simone: "Sto raccogliendo fondi per fare una donazione a mio suocero che il 21 agosto si è visto portare via la casa dalle fiamme - si legge nella petizione lanciata sul portale Gofundme -. A causa dell'acqua non c'è più nulla di recuperabile, ha potuto portare via solo documenti, medicine e qualche vestito. Muri, soffitto e mobili: tutto da buttare e rifare da capo. Spero che possiate aiutarci, dopo una vita di sacrifici e a quattro anni dalla pensione ricominciare da capo è dura".
Ma sono decine gli sfollati che si sono trovati senza un'abitazione e con gran parte delle proprie cose andate perse nell'incendio che ha devastato i civici dal 14 al 30 ai piani alti. Tra le persone evacuate anche un bambino di dieci anni, chiuso in casa mentre i genitori si trovavano fuori. E poi famiglie, diversi anziani. Mentre qualcuno ha trovato una sistemazione da parenti o amici, altri sono stati aiutati dal Comune di Bergamo. Ingente la macchina dei soccorsi, anche se qualche inquilino ha parlato di mancata tempestività: l'autobotte di rinforzo sarebbe arrivata soltanto un'ora e un quarto più tardi, quando le fiamme stavano già consumando il tetto.
Nel frattempo si è mossa anche la Procura di Bergamo, che a tre giorni di distanza ha aperto un fascicolo d'indagine a carico di ignoti. L'ipotesi di reato è incendio colposo. Starà al pm Antonio Pansa, dunque, far luce sulle cause dell'incendio. Le fiamme si sono propagate in maniera piuttosto estesa, complici il materiale infiammabile con cui sono stati realizzati i palazzi (piuttosto datati) di via Moroni, poi il vento che soffiava a velocità doppia rispetto al solito e le elevate temperature, che non hanno fatto altro che alimentare i continui focolai.
Venerdì alle 14 è invece prevista una conferenza stampa con gli aggiornamenti relativi alla gestione dell'emergenza. Interverranno il vicesindaco del Comume di Bergamo Sergio Gandi, l'assessore alle Politiche sociali Marcella Messina e la dirigente dei servizi socioeducativi Pala Garofalo.
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