Zingonia. Primo giorno: corsa leggera sul campo. Secondo giorno: lavoro in gruppo. Terzo giorno: esordio in amichevole contro la Pro Sesto. L’ufficialità è arrivata sabato, domenica giornata di riposo, poi via ai lavori. El Bilal Touré non ha perso tempo, e neanche un centinaio di ore ha già vestito per la prima volta la maglia nerazzurra, o meglio, bianca con inserti nerazzurri, dell’Atalanta.
Sulle spalle ha messo la divisa numero 10, ma si tratta di una scelta più che provvisoria – sembra che l’obiettivo sia la 9, attualmente sulle spalle di Muriel – dovuta ai numeri attualmente liberi, nello specifico quello appena lasciato vuoto da Boga. Anche perché la situazione, da questo punto di vistta, è ancora più che in fermento: anche Bakker dal 4 è passato al 20. E anche Kolasinac potrebbe non tenere il 23. Insomma, dettagli.
Più che il numero sulla schiena, comunque, le attenzioni su El Bilal erano in ottica campo: tanta curiosità accompagnava il debutto del classe 2001 con l’Atalanta. Gasperini ha accontentato le centinaia di tifosi che hanno riempito la tribuna schierandolo immediatamente dal primo minuto, in tandem con Latte Lath, con Pasalic alle spalle nel 3-4-1-2.
Il suo avvio è stato, come era lecito attendersi, piuttosto in sordina: ha agito sul lato sinistro dell’attacco, quello più spesso utilizzato come lato debole su cui ribaltare il gioco. Per la prima metà di primo tempo i palloni giocabili sono stati pochi, anche complice il normalissimo poco rodaggio.
Meglio è andata una volta invertita la posizione con il compagno d’attacco: sul lato destro del campo il classe 2001 è riuscito a toccare più palloni, anche trovando spazio al 23′ per un’accelerazione bruciante sulla linea di fondo che ha lasciato sul posto un paio di avversari, toccandola sia col destro che col sinistro, con successivo cross basso sventato dalla difesa.
Entrato in fiducia, ha iniziato a farsi vedere più spesso per farsi dare palla, sempre con almeno due uomini addosso, se non tre in certe occasioni. Senza mai perderla.
La sua partita è finita senza altri spunti particolari all’intervallo, quando Cambiaghi ha preso il suo posto. Sabato (5 agosto) a Berlino contro l’Union il maliano avrà un’altra occasione per mettersi in luce, con qualche allenamento in più nelle gambe.
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