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Il calendario degli appuntamenti

Giugno, la Capitale della Cultura supera le barriere e si apre all’inclusività

L'assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti: "Un mese intenso, cominciato con le tante collaborazioni anche con il carcere. Rieducare superando i confini, garantendo un ventaglio di offerte e servizi a tutti i cittadini è una delle mission dell'amministrazione"

Bergamo. Nemmeno il tempo di finire di raccontare della straordinaria doppia inaugurazione di Piazza della Cittadella, tornata a rivivere come luogo della socialità, e del ritrovato Museo Archeologico, riaperto dopo due anni e mezzo di stop forzato, che il mese di giugno si apre ad un ricco cartellone di festival, mostre e tanta musica. La Capitale della Cultura torna, o meglio, non ci abbandona mai in questa lunga cavalcata che accompagna l’anno e lo fa continuando a stupire i cittadini con un ventaglio di proposte capaci di soddisfare anche i palati più esigenti.

Ma prima di entrare nel vivo del calendario di primavera inoltrata, è buona cosa porre l’attenzione anche su una serie di progetti più nascosti, se così si può dire, ma dalla valenza assoluta. Quelli relativi alle attività culturali realizzate dentro il carcere di Bergamo, per e con i detenuti.

Un aspetto e soprattutto un risvolto al quale l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti tiene moltissimo, soprattutto in virtù di un ruolo, riabilitativo e rieducativo, che la struttura deve continuare a tenere vivo: “È un aspetto al quale noi teniamo moltissimo, soprattutto perché vogliamo sottolineare che non c’è nessuna chiusura, al contrario, il nostro intento è quello di avvicinare quanto più possibile i due mondi. Il confine deve essere superato anche con lo strumento della cultura, perché ola condanna non significa la fine anche in termini di servizi offerti dall’amministrazione comunale. E la dimostrazione è anche il fatto che, ad esempio, stiamo lavorando per formare alcuni detenuti per poter consentire loro di gestire una biblioteca all’interno del carcere. Recentemente, poi, ho partecipato a diversi spettacoli organizzati con attori proprio uomini e donne che stanno scontando la pena e devo dire che sono rimasta particolarmente sorpresa per la resa straordinaria del risultato. C’è un’umanità e una creatività particolari che è giusto far emergere”.

Largo poi alle tante feste, organizzate secondo forme artistiche differenti, come il Festival Danze Estate, partito il 7 e che terminerà il 16 giugno. Un Festival che ha il sapore del welfare culturale, che mira a valorizzare le fragilità, attraversa i confini della città, ospitando in palcoscenici e spazi diffusi, compagnie italiane e internazionali, che portano ricerche coreografiche di valore. Gli artisti e le artiste di ogni edizione incontrano le comunità del territorio e i viaggiatori che restano in città anche solo per poco tempo, diffondendo benessere e bellezza attraverso lo spettacolo dal vivo e tramite progetti speciali e iniziative collaterali (talk, laboratori, visite guidate, proiezioni cinematografiche, ecc.) accessibili a un pubblico sempre più ampio.

“Fino all’11 giugno “Unlock – Evasioni Artistiche” è una rassegna socio-culturale sul tema della reclusione e della condizione detentiva – continua l’assessore -. Gli eventi in programma affronteranno il delicato tema della reclusione e del reinserimento delle persone recluse nella società attraverso spettacoli teatrali, proiezioni, esperienze multimediali in realtà virtuale e momenti di incontro e confronto. La rassegna farà ponte tra il dentro e il fuori il carcere, sia fisicamente che metaforicamente, cercando di sviluppare comprensione, consapevolezza ed empatia. “Unlock” è un progetto di DASTE, centrale culturale contemporanea, in realizzata in collaborazione con Generazioni FA, Cooperativa Bessimo e Lab 80 film soc. coop, Daste Bistrò, grazie a Casa Circondariale di Bergamo “Don Fausto Resmini”, Casa circondariale di Brescia “Nerio Fischione” e Casa di reclusione di Brescia Verziano.

Dal 17 al 24 giugno sarà la volta di Slow Emotion – Il viaggio spettacolo attraverso la Capitale, a cura di Teatro ex Drogheria e Crisalide Cooperativa Sociale Smarketing. Un’esperienza unica nel suo genere lungo le terre di confine tra le città di Bergamo e Brescia; uno spettacolo teatrale a bordo di un autobus attraversando laghi, vallate, gioielli nascosti e storie inaspettate raccontate da insoliti attori-autostoppisti. Un viaggio fisico, artistico ed emotivo pensato in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e nato con lo scopo di scoprire i tesori nascosti di queste terre, ma anche le periferie e i luoghi meno conosciuti e le comunità che li abitano, alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, naturalistiche e storico-antropologiche. Scopri il territorio, le ricchezze, le eccellenze e le storie che lo attraversano: a bordo di un autobus verrai condotto per tutta la giornata in un percorso che si snoda tra i territori della Val Cavallina e della sponda bresciana del Lago d’Iseo. .Durante il viaggio, a bordo strada, si incontreranno autostoppisti-performer: degli attori e delle attrici che saliranno sul pullman raccontando leggende, storie ed eventi caratteristici dei luoghi attraversati. Lasciati trasportare dalle storie inaspettate e inedite di Slow Emotion! Ai racconti e alle performance degli attori si alterneranno momenti conviviali dove gustare le delizie locali e le visite a due piccoli gioielli del territorio: il Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo e il Museo d’arte contemporanea di Luzzana – Donazione Meli. In queste due località il pubblico sarà accompagnato alla visita da esperte guide locali.

Infine, arrivati in città ogni viaggiatore avrà qualche ora di svago ed esplorazione libera o, se vorrà, un’ulteriore breve visita condotta da una guida turistica professionista. Entro sera il pullman ti riporterà alla città di partenza passando per la più veloce A4! Uno spettacolo costruito a partire da una grande indagine sociale avvenuta lungo tutto il percorso: racconti e testimonianze capaci di mostrarci storie e vite di chi questi territori li abita.

Ognuna delle storie messe in scena è il risultato di un’importante ricerca svolta sul territorio attraverso un percorso partecipato.  Con oltre 20 laboratori di comunità, realizzati tra gennaio e marzo 2023 da operatori territoriali come educatori professionali, arte terapeuti, psicologi e operatori di teatro sociale sono state raccolte testimonianze dirette degli abitanti dei territori coinvolti. I partecipanti hanno condiviso aneddoti locali, ricordi e racconti di vita personale, storie irriverenti o emotivamente toccanti.  Queste testimonianze sono state successivamente rielaborate per costruire la drammaturgia di Slow Emotion costruendo uno spettacolo che si fa narrazione universale e collettiva.

Il 21 giugno sarà la volta della Festa della Musica: “Saranno 11 le postazioni da piazza Rezzara a piazzetta Santo Spirito, lungo tutto il centro piacentiniano – spiega -.  Più ovviamente il Palco del Lazzaretto. Stiamo ancora raccogliendo le adesioni. E all’amministrazione è affidata la regia dei service e del palco. Bergamo sarà invasa da molte pedane e da altrettanta altra musica. Ce ne sarà davvero per ogni gusto”.

Dal 23 al 25 giugno la Tre giorni di festival-evento attesissimi dalle community di fumetti, anime e manga, videogiochi, serie tv, cinema, giochi di ruolo e boardgames, musica, arti visive, cosplay e cultura pop che restano connessi a COMICON durante l’anno tramite il sito e i social di COMICON. Tre giorni di fiera ed incontri b2b internazionali. L’evento sarà lanciato dalla mostra di Milo Manara: la mostra mette a fuoco, in particolare, le personalità di Caravaggio, Paolo Veronese, Picasso, Wolfgang Amadeus Mozart e Federico Fellini, così come interpretate e narrate da Manara. Una galleria di vite eccezionali, “ricreate” dal disegnatore talvolta esprimendo la propria empatia nella forma dell’omaggio ai suoi maestri e riferimenti ideali, talaltro “pedinandoli” in appassionate e meticolose indagini storiche sulle loro concrete, spesso complicate, vicende esistenziali.

Senza dimenticare la partida: “La Partida è uno spettacolo che ha girato più di 20 Paesi in tutto il mondo. È un’opera della coreografa Vero Cendoya, che da anni incentra la sua ricerca sul confronto tra la danza contemporanea e altre discipline (hip hop, trasformismo, pittura, poesia…). Ma questa volta Cendoya si è superata, aprendo un dialogo artistico tra la danza e uno dei suoi più grandi opposti, sia dal punto di vista fisico sia come fenomeno sociologico: il calcio. La vera sfida consiste nel porre 5 danzatrici su un campo di calcio e 5 veri calciatori in un format teatrale, con un arbitro, riunendo tutti i personaggi in un gioco particolare con regole proprie”.

GAMeC

Tre nuove grandi mostre per GAMeC. Si parte con Rachel Whiteread… And the animals were sold, dal 23 giugno al 29 ottobre a Palazzo della Ragione. La mostra riflette sulla memoria dei luoghi indagando il rapporto tra vuoto e pieno e fra passato e presente, realizzando sculture architettoniche che possono raggiungere le più grandi dimensioni. Il suo lavoro dà forma allo spazio invisibile attraverso la tecnica del calco, realizzato con materiali diversi, come il cemento, la gomma, la resina e il bronzo. A cura di Sara Fumagalli e Lorenzo Giusti, l’artista realizzerà un gruppo di nuove sculture ispirate dal contesto architettonico, creando un ponte tra epoche diverse, tra storia materiale e cultura attuale delle forme.

L’intervento prevede la produzione di trenta nuovi lavori per la realizzazione dei quali l’artista ricorrerà ad alcune pietre locali, presenti anche negli edifici di Piazza Vecchia: l’arabescato orobico grigio e l’arabescato orobico rosa dalla Val Brembana, il marmo di Botticino bianco dall’omonima cava in provincia di Brescia e la pietra di Sarnico, dall’omonima cava in provincia di Bergamo. Le forme create corrispondono allo spazio vuoto interno alle gambe di alcune sedie; una scelta che – citando A cast of the space under my chair, il progetto realizzato da Bruce Nauman nel 1965 – interroga sui temi del vuoto e dell’assenza, riportando il pensiero sulle preesistenze architettoniche della piazza e, in questo modo, sulla sua storia millenaria.

Dal 23 giugno al 24 settembre sarà la volta di Vivian Suter. Home. La mostra, a cura di Lorenzo Giusti, è la prima prodotta da un museo italiano e raccoglierà quasi 200 tele di Vivian Suter, realizzate in fasi diverse della sua produzione.

E sempre nello stesso periodo partirà anche La Collezione Impermanente #4, a cura di Sara Fumagalli, Valentina Gervasoni e A. Fabrizia Previtali – presenterà una serie di lavori appartenenti al patrimonio del Comune di Bergamo, tra opere storiche e contemporanee, secondo criteri che rielaboreranno le suggestioni, le preferenze e le indicazioni del pubblico raccolte nel corso del 2022, secondo un principio di progettazione condivisa dei percorsi museali.

Accademia Carrara

Per L’Accademia Carrara sarà invece la volta di Vette di luce. Naoki Ishikawa sulle Alpi Orobie- Carrara. Accademia Carrara indagherà il tema da un punto di vista pittorico, presentando i dipinti più affascinanti del territorio con autori ottocenteschi, tra i quali Ermenegildo Agazzi, Costantino Rosa, Vittore Grubicy, Camillo Galizzi. I dipinti verranno posti in dialogo con le fotografie contemporanee di Naoki Ishikawa, in una selezione a cura di Filippo Maggia. Il paesaggio di montagna è sempre stato un tema molto frequentato dai pittori. In particolare la montagna bergamasca è stata ampiamente ritratta dagli artisti di Bergamo, e non solo, che visitavano secondo una rodata consuetudine, iniziata nell’Ottocento e proseguita nel Novecento, le Prealpi Orobiche. Le collezioni dell’Accademia Carrara di Bergamo, custodiscono diversi esemplari a soggetto montano di grande fascino.

 

 

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