Bergamo. In programma mercoledì 31 maggio, alle 18.00 nella Sala delle Capriate in Città Alta – Bergamo, il primo dei quattro talk dedicati al “Future of del design e della manifattura”, secondo step del progetto Le fabbriche pensanti.
In dialogo con il curatore Davide Pagliarini e con Giovanna Ricuperati, due autentici pilastri del Made in Italy: Antonio Citterio e Alberto Meda, tra le figure più influenti del panorama del design di ieri e di oggi, che sapranno raccontarne la natura collettiva e condivisa e indagarne la vocazione pubblica.
L’incontro, dal titolo “Il design è mestiere collettivo”, è aperto al pubblico fino ad esaurimento posti previa registrazione al link:
https://www.eventbrite.it/e/talk-future-of-il-design-e-mestiere-collettivo-tickets-643678247967
Al talk seguirà una visita guidata dal curatore, che svelerà le storie dei 32+1 Compassi d’Oro esposti e alcuni dettagli inediti, e la suggestiva performance “Sign Machines”, azione performativa di e con Alessandra Corti e Dora Marchetti. Considerato il valore dell’iniziativa e dei contenuti proposti, l’Ordine degli Architetti ha attribuito all’evento ben 2 crediti formativi che saranno riconosciuti ai professionisti partecipanti all’incontro.
La mostra, che ha ottenuto un ottimo riscontro, registrando finora oltre 34.000 presenze, resterà aperta nella Sala delle Capriate fino al 4 giugno, con i seguenti orari:
lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì: dalle 15.00 alle 19.00
sabato, domenica e festivi: dalle 10 alle 19.00, orario continuato
LE FABBRICHE PENSANTI – IL PROGETTO
Design è sinonimo di progettualità, di ricerca e di innovazione; è prodotto, è arredo, è manifattura, è città, ma soprattutto è storia. Ripercorrere la storia del design attraverso i suoi protagonisti significa valorizzare un intero settore, svelarne le progettualità, i processi creativi. Significa entrare nel vivo di un racconto trasversale in grado di svelare inediti tasselli della contemporaneità e della cultura d’impresa.
Bergamo e Brescia, territori confinanti che condividono caratteristiche e punti di forza del tessuto creativo e produttivo, si inseriscono nel panorama del design industriale italiano come protagoniste dell’innovazione, grazie ad aziende e prodotti che hanno fatto la storia nel mondo dell’industria e della vita di tutti i giorni.
Se scoprire la storia di Bergamo e Brescia attraverso il design consente di comprenderne appieno il capitale industriale e progettuale, il modo migliore e più oggettivo per farlo è rivivendo le eccellenze bergamasche e bresciane che si sono aggiudicate nel corso degli anni il Compasso d’Oro, il più antico e autorevole premio di design a livello mondiale, ideato da Gio Ponti nel 1954 con lo scopo di mettere in evidenza il valore e la qualità dei prodotti del design italiano allora ai suoi albori.
Dalla prima edizione ad oggi, ben 32 prodotti realizzati dalle aziende dei territori di Bergamo e Brescia si sono aggiudicati il Compasso d’Oro, confermando la vocazione innovativa dell’eterogenea produzione manifatturiera delle due città. A questi 32 Compassi d’Oro se ne aggiunge un 33°: il simbolo della Regione Lombardia, disegnato da Bob Noorda, Roberto Sambonet, Pino Tovaglia e Bruno Munari.
Per raccontare questa storia di innovazione nasce, nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, il progetto “Le fabbriche pensanti. Storie di Compassi d’Oro da Bergamo a Brescia”, che comprende una mostra con tutti i Compassi d’Oro, in uno speciale allestimento in Sala delle Capriate nel cuore di Città Alta a Bergamo, un ciclo di talk “Future of”, una pubblicazione editoriale cartacea e un podcast a puntate.
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