• Abbonati
L'intervista

Bimbi ustionati all’asilo di Osio, Elisa ancora ricoverata dopo 10 mesi: “Ha iniziato a muovere i primi passi”

La mamma Angela: "Non sappiamo quando la dimetteranno. Non avendo la protezione della pelle si infetta con virus, batteri e funghi, è sempre sotto antibiotico"

Osio Sopra. Nel salotto di casa Prandi ci sono la cucinetta di legno con le pentoline, il tavolino con le piccole sedie colorate, il gatto Freddy che riposa nella sua morbida cuccia. Aspettano tutti che Elisa torni a casa dopo 10 mesi trascorsi all’ospedale pediatrico Buzzi di Milano, dove le stanno curando le ustioni sull’85% del corpicino, provocate dal ritorno di fiamma del braciere acceso per arrostire dei marshmellow. Era il 30 maggio del 2022, Elisa e i suoi compagni della sezione blu dell’asilo San Zeno di Osio Sopra stavano partecipando ad un’attività di orienteering nel giardino della scuola.

“Non sappiamo ancora quando la dimetteranno, bisogna aspettare che le ferite si richiudano – spiega mamma Angela Perico -. Speriamo presto: le hanno da poco tolto catetere e alimentazione in vena e comincia a muovere i primi passi. Poi ci diranno se dovremo portarla in una struttura per la riabilitazione oppure se potremo tenerla a casa e accompagnarla alle varie visite e alle sedute di fisioterapia”.

Non è facile per Angela tornare al giorno che ha completamente stravolto la vita della sua famiglia. Anche perché il 30 maggio Elisa compiva 4 anni e la mamma le aveva dato dei dolcetti confezionati per festeggiare insieme ai suoi amici dell’asilo. “Ero uscita prima dal lavoro perché alla scuola primaria di mio figlio Riccardo, che si trova accanto alla materna, avevano proclamato sciopero, così sono andata a prenderlo. Quando la maestra mi ha chiamata ero lì fuori. Ho visto ambulanze, vigili del fuoco, carabinieri, ma mai mi sarei immaginata il dramma che ci attendeva”.

Dov’era Elisa quando lei è arrivata?

Era in piedi nel giardino, nuda, con la pelle che le cadeva, letteralmente. Piangeva disperata e quando mi ha vista mi ha chiesto di abbracciarla: ho potuto solo confortarla mettendole una mano sulla spalla, l’unica parte del corpo, insieme alla schiena, che non era bruciata. Poi l’anestesista del 118 mi ha detto che dovevano intubarla, l’hanno caricata sull’elisoccorso, sono andata con lei. L’hanno portata al Buzzi, l’hanno medicata d’urgenza e messa in terapia intensiva, è stata in coma farmacologico per 9 giorni.

 

elisa prandi

 

In terapia intensiva è rimasta due mesi.

Sì. L’hanno dovuta svegliare ed è cominciato il periodo di disintossicazione dagli oppiacei. Delirava, vedeva serpenti e ragni. Le infermiere si erano inventate delle filastrocche per tranquillizzarla in quei momenti: “Ragno ragnetto, fila nel cassetto!”. Dopo circa 60 giorni è stata trasferita in reparto, ma in terapia intensiva è tornata tante volte per le medicazioni e gli innesti, iniziati solamente nel mese di ottobre, quando le sue condizioni si erano un po’ stabilizzate. Le hanno preso la pelle della schiena ma non era sufficiente, così si sono rivolti alla banca della pelle. Per cinque mesi ha dovuto tenere dei cerotti sulle ustioni, fissati al corpo con delle graffette metalliche.

Non solo le ustioni, Elisa in questi mesi di degenza ha avuto altri problemi di salute.

Purtroppo sì perché mancandole la protezione della cute facilmente si infetta con virus, batteri, funghi. Di tutto e di più. Deve prendere continuamente antibiotici.

Come sta ora la bambina? Vuole tornare a casa?

Sta abbastanza bene, se così si può dire. Ci sono momenti in cui dice di voler tornare a casa, altri in cui ha paura e vuole rimanere in ospedale perché si sente più sicura. Dice che ormai al Buzzi ci sono i suoi amici, ma sono tutti medici e infermiere.

Com’è cambiata la vita della vostra famiglia?

Elisa è assistita da noi 24 ore su 24. Io vado in ospedale dalla domenica sera al giovedì sera. Mio marito Paolo lavora fino al giovedì, si prende il venerdì di ferie e sta con lei fino alla domenica. Sono dieci mesi che non riposa un giorno. Io e lui non ci vediamo più, se non la domenica pomeriggio, quando ci permettono di stare un po’ tutti insieme. Porto con me Riccardo, che poi torna a casa con Paolo. Lui è davvero un super papà. Siamo intercambiabili e la sua presenza mi permette di stare con entrambi i miei figli. È una persona riservata, non esprime molto le sue emozioni al contrario di me, che riesco a sfogarmi con le amiche, con la psicologa dell’ospedale. Spero che presto potremo tornare ad essere una famiglia “normale”, pur essendo consapevoli che il percorso di Elisa sarà ancora molto lungo.

 

Generico marzo 2023
Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Generico marzo 2023
Lo sfogo
Osio Sopra, le mamme dei bimbi ustionati all’asilo: “Il paese ha alzato un muro a difesa della scuola”
Generico marzo 2023
Osio sopra
Bimbi ustionati all’asilo, la mamma di Alessandro: “Ha dolore e la notte non dorme, è tormentato dal prurito”
elisa prandi
Osio sopra
Ustionata all’asilo, la piccola Elisa di 4 anni è tornata a casa dopo dieci mesi
Generico maggio 2023
L'anniversario
Bimbi ustionati all’asilo un anno dopo: il racconto delle mamme di Elisa e Alessandro
Generico luglio 2023
A osio sopra
Bimbi ustionati all’asilo, i genitori si oppongono all’archiviazione del parroco: “Ha avuto un ruolo centrale”
Osio Sopra, bimbi ustionati all’asilo
Il processo
Osio Sopra, rito abbreviato per il papà che ustionò i bimbi: “Comunque vada, mi spiace tantissimo”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI