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Aveva 70 anni

Locatello, con la jeep nella scarpata: ritrovato senza vita il giorno dopo

Marino Rota non era rincasato giovedì sera e i figli hanno lanciato l'allarme: lo ha trovato venerdì a mezzogiorno il messo comunale

Locatello. L’ha trovato il messo comunale. La sua auto era in fondo alla scarpata, sulla strada di casa. Il corpo di Marino Rota all’interno dell’abitacolo, senza vita. Nella notte tra giovedì e venerdì il 70enne, di professione allevatore, non era rientrato e i figli erano preoccupati.

Così venerdì mattina hanno chiamato il bar cooperativa di Barnaba Rodeschini, ritrovo di Locatello, dove sapevano che probabilmente il padre era passato, ed hanno chiesto informazioni. “Marino giovedì sera è stato qui, ha mangiato un panino e bevuto un bicchiere di vino – racconta il titolare -. Ha scambiato due parole e poi, verso le 19.15, se n’è andato a casa”.

Appresa la notizia della sua scomparsa, le persone che erano alla cooperativa si sono messe a cercarlo. “Qualcuno ha anche raggiunto una baita a Fuipiano di sua proprietà, ma lì non c’era nessuno – continua Rodeschini -. Alla fine verso mezzogiorno l’ha trovato il messo poco distante dalla casa dove abitava con i suoi tre figli e ha subito chiamato i soccorsi”.

Marino Rota, detto Ghelmo, era finito con la sua jeep in un burrone, nella frazione Coegia di Locatello, dopo un volo di quasi 50 metri. L’incidente probabilmente è avvenuto mentre il 70enne stava guidando verso casa.

Per cause ancora in fase di accertamento deve aver perso il controllo della jeep, finendo nella scarpata. L’auto si è ribaltata più volte, terminando la sua corsa accartocciata contro un albero.

Non si sa se Rota sia morto sul colpo, oppure se sia rimasto intrappolato, ancora in vita, dentro l’auto. Non si esclude nemmeno che all’origine del sinistro ci sia stato un malore.

Una volta individuato il mezzo in fondo alla scarpata, sul posto sono arrivate un’ambulanza del 118 e l’elisoccorso da Como, i vigili del fuoco del distaccamento di Zogno e il nucleo Saf di Bergamo che hanno estratto il corpo dall’abitacolo. I medici hanno potuto solamente constatare il decesso.

La salma è stata portata alla camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, in quanto il magistrato di turno ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte.

Marino Rota frequentava spesso il paese, come racconta l’ex sindaco Mario Locatelli, che lo conosceva bene: “Ci trovavamo alla cooperativa per fare due battute e per giocare alla Mura. Era una persona gioviale, buona. Mi dispiace che non ci sia più”.

Il giovedì, come tanti allevatori e agricoltori del paese, Rota andava al mercato: “Qui è come se fosse un giorno di festa quando c’è il mercato – spiega Locatelli -. Marino faceva il suo giro e poi veniva al bar per stare un po’ in compagnia. Lo stesso ha fatto giovedì sera”. Ma poi a casa non ci è tornato più.

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