La tragedia di Christian e Riccardo, sul Grignone sei vittime in otto settimane

Sono ancora molti gli aspetti da chiarire nella dinamica della tragedia che ha strappato alla vita due giovani bergamaschi, Christian Cornago, 36 anni che avrebbe compiuto a marzo, e il suo amico d’infanzia Riccardo Farina, 39 anni. Di certo si sa che i due ragazzi, liberi dagli impegni lavorativi (erano rispettivamente autotrasportatore di bestiame e perito chimico per un’azienda farmaceutica), si sono dati appuntamento sabato mattina presto ad Almè, paese nel quale vivevano entrambi, in due appartamenti vicini, sopra il supermercato Migross,  per partire alla volta del lecchese. Destinazione il monte Grignone. Per la precisione la parte settentrionale del complesso, quella che presenta la montagna più alta della Valsassina.

Una scalata difficile, anche per i più esperti, tanto da aver tristemente registrato ben sei vittime nelle ultime otto settimane, con l’ultima, in ordine temporale, solo una settimana fa.

Una passione per la montagna che li aveva visti ancora una volta uniti: la loro era un’amicizia che durava da tantissimi anni. Una passione, però, che li ha traditi. E sulla dinamica dell’incidente che è costato loro la vita, pare ci siano ancora delle ombre.

C’è di certo che i due ragazzi stavano compiendo la risalita verso il Couloir Zucchi quando, uno dei due, pare sia scivolato, finendo addosso all’altro. Il risultato è stato drammatico, con entrambi i giovani che hanno un fatto un salto nel vuoto per 350 metri, finendo, esanimi, nel canalone sotto.

A recuperarli le guide alpine dell’elisoccorso partito proprio da Bergamo attorno a mezzogiorno. E, stando alla ricostruzione dei soccorritori stessi, pare che mancassero i caschi e le imbragature per la risalita, ma ci fossero solo i ramponi. Ma potrebbero anche essere andati persi a causa della caduta. Christian e Riccardo potrebbero dunque non essere saliti in cordata, precipitando nel canale ovest a seguito, forse, di un incidente accorso a chi dei due stava sopra: scivolato, avrebbe irrimediabilmente colpito anche l’amico, trascinandolo nella sua stessa sventura.