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La curiosità

“Di padre in figlia”, il nuovo podcast sull’Atalanta con la voce di Giorgio Pasotti

Sette puntate di circa 5 minuti, dalla nascita della squadra nel 1907 all'era Gasperini. Sullo sfondo, la storia di una bimba che sta per nascere e il tifo sfegatato per la Dea del suo papà

“Di padre in figlia”: il nuovo podcast sull’Atalanta raccontato dai suoi creatori: “Anche le bambine vanno allo stadio, sdoganiamo i luoghi comuni”. Grazie alle forza delle idee dei suoi creatori e alla voce coinvolgente di Giorgio Pasotti, questo nuovo podcast a puntate illustra la storia dell’Atalanta, attraverso aneddoti, emozioni e ricordi personali del protagonista.

Una figlia che sta per nascere e la passione incondizionata di un padre per la propria squadra del cuore: l’Atalanta. Da queste premesse nasce “Di Padre in figlia”, il nuovo podcast prodotta da Dr Podcast per Leovegas.News, magazine online e Digital Content Partner della squadra Atalanta.

Sette puntata di circa 5 minuti dove spicca la voce di Pasotti, bergamasco doc e vero tifoso della Dea. Si parte dalle nascita della squadra nel 1907, dall’idea di alcuni giovani studenti di chiamarla come l’eroina della mitologia greca, passando per la prima promozione in Serie A, alla vittoria della Coppa Italia nel 1963, agli anni d’oro in Coppa delle Coppe con Caniggia, Stromberg alla fine degli anni ’80, fino ai giorni nostri, in piena era Gasperiniana.

Per sapere di più sulla nascita e creazione di questo progetto particolare, abbiamo contattato Raffaele Tovazzi, direttore creativo di Dr.Podcast, e Paola D’Antuono, l’autrice delle puntate.

Iniziamo un po’ conoscere i creatori del progetto: chi siete e come nasce Dr Podcast?

Raffaele Tovazzi, dir. Creativo: “Noi siamo una audiofactory italiana con sede a Londra. Quello che noi facciamo è realizzare contenuti diretti al mondo delle imprese. Nel momento in cui il podcast è diventato mainstream, abbiamo deciso di focalizzarci sulle aziende. Prendiamo un brand e cerchiamo di raccontarlo declinando la sua strategia nell’audio”.

Dall’idea alla realizzazione, appunto. Come nasce quindi “Di Padre in figlia”?

( Raffaele): “Io sono un grande appassionato di calcio, e ritengo che le storie contengano molta filosofia, e sono tifoso di una squadra “minore” di Londra che è il QPR. Il sabato pomeriggio vado allo stadio con i miei figli e si vede che la partecipazione alla partita è intesa come un rito famigliare. Allo stadio ho notato tante bambine che facevano il tifo assieme ai padri. Quando c’è stata la possibilità di fare il podcast, l’ho intesa come opportunità di sdoganare il detto ‘di padre in figlio’.

(Paola D’Antuono): “ Il caso ha voluto che capitassi in questa opportunità, perché anche io da piccola era solita andare allo stadio con mio padre a tifare il Foggia. Quando c’è stata l’occasione di fare questa serie, l’Atalanta mi ha ricordato il Foggia di quegli anni. Il podcast è un perfetto mix tra la storia dell’Atalanta e la storia di una bambina che va allo stadio. Per costruire il podcast abbiamo messo in fila sette puntate che si muovevano sul doppio binario: emozionale e storico. Abbiamo visto partite, letto giornali e costruito un palinsesto. La storia poi è stata narrata in maniera egregia da Giorgio, padre e vero tifoso atalantino”.

Com’è stato lavorare con Giorgio Pasotti?

(Paola D’Antuono): “Fantastico. L’abbiamo scelto perché volevamo un bergamasco doc, una persona capace di recitare e conosciuto per divulgare al meglio il prodotto. Lui ha subito risposto con tanto entusiasmo, nonostante lui non abbia mai avuto esperienze da podcaster. Ha doppia natura di padre e di atalantino. Ha messo molto del suo, e gli abbiamo lasciato alcune libertà in base alla sua attitudine e ai suoi ricordi, man mano che riaffioravano durante la registrazione delle puntate..

Che messaggio volete trasmettere?

“Abbiamo cercato di trasmettere i valori di un territorio, perché l’Atalanta è orgogliosamente provinciale, nel senso più nobile del termine, e quindi legato alle sue origini, alla sua terra. Basta con il detto ‘di padre in figlio’, anche le bambine vanno allo stadio e i padri trasmettono a loro la passione per la loro squadra del cuore”.

Prossimi progetti in cantiere? Darete un seguito alla storia dell’Atalanta?

“Abbiamo in cantiere un progetto legato allo sport e un progetto molto ambizioso a livello internazionale. Per quanto riguarda l’Atalanta non abbiamo degli aggiornamenti. Speriamo che visto i risultati si possa continuare a raccontare la storia della Dea, perché ci è rimasto davvero nel cuore questo progetto. Magari potessimo fare altri contenuti su Bergamo!”

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