Gasperini l’ha caricato (“non possiamo fare a meno né di Zapata né di Muriel, senza di loro non andiamo lontano”), ha fatto un buon assist per il ritorno al gol di Zapata. E allora si può ricordare che è suo, di Duvan, il quarto gol del poker (4-1) con cui l’Atalanta ha conquistato l’ultima vittoria sul campo del Sassuolo, il 28 settembre 2019. Gli altri gol portano la firma degli ormai ex, con la doppietta del Papu Gomez e la rete di Gosens.
Ecco, l’Atalanta vuol tornare (stasera, sabato 4 febbraio ore 20,45, diretta Sky e Dazn) a rivivere una notte magica come nelle sfide europee al Mapei, in quello stadio dove ha entusiasmato e che ha riempito con i suoi tifosi, dove nello stesso anno (2018) ma in campionati diversi, ha addirittura battuto il Sassuolo prima per 3-0 e poi per 6-2: il 29 dicembre, una festa del gol aperta proprio da Zapata e continuata con Gomez, Mancini per completare il tutto con la fantastica tripletta di Ilicic (per gli emiliani doppietta di Duncan).
D’accordo, non è più la stessa Atalanta ma Zapata c’è ancora e chissà… Sarà sicuramente molto diversa anche dalla formazione dell’andata, che presentava Okoli, Demiral e Scalvini in difesa, sulla corsia di destra Soppy e in attacco Lookman e Muriel sostenuti da Pasalic. E in porta Sportiello, il 15 ottobre. Gasperini precisa che il tridente non è la regola per tutte le partite, però l’impressione è che si tornerà ai tre d’attacco Boga-Lookman-Hojlund, gli ultimi due impiegati solo per meno di metà partita nella sfida di Coppa Italia contro l’Inter. Nello stesso tempo Gasp si coccola i colombiani, anche per tornare se possibile e necessario a incidere di più e meglio dalla panchina, come spesso ha saputo fare Muriel, uno specialista nel ribaltare le partite.
Si parla degli attaccanti e non è un caso, se è vero che per trovare uno 0-0 tra Sassuolo e Atalanta bisogna risalire al 2014. Soprattutto non si può sottovalutare la squadra di Dionisi che ha maramaldeggiato col Milan, trafitto da una cinquina di gol a San Siro: una specie di bestia nera dei rossoneri, visto che anche a Reggio a fine agosto finì 0-0. Nell’altalena di risultati tra casa e trasferta, spiccano per i neroverdi le vittorie in casa con Lecce (1-0), Salernitana (5-0) e Verona (2-1), il pareggio con la Roma (1-1) e le sconfitte con altre big, l’Inter (1-2) e la Lazio (0-2), ma anche contro l’Udinese (1-3) e perfino con la Sampdoria (1-2).
Che Atalanta vedremo a Reggio? Dovrà essere più brillante e determinata, più aggressiva di quella che si è esibita in Coppa Italia con l’Inter, senza dimenticare che aveva di fronte la squadra detentrice del trofeo e seconda in Serie A. Una Dea che avrà bisogno di tanta qualità oltre che velocità per contrastare una squadra in salute, per non lasciarla giocare e concederle spazi in cui Berardi e compagni (Frattesi è il miglior marcatore con 5 gol) andrebbero a nozze. L’Atalanta risponderà con l’ex della partita, Boga tirato a lucido dalla cura della pausa mondiale e che cercherà assist e gol all’altro ex, Consigli. Ma di motivi per festeggiare ne avrà indubbiamente anche Hojlund, che sabato 4 febbraio compie 20 anni: uno dei ragazzi terribili, assieme a Scalvini, di una Dea che intende riprendere la sua corsa per l’Europa.
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