Ha scelto la strada dell’ironia Akòmi, l’agenzia creativa che ha ideato il logo di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, per rispondere alle accuse di Vittorio Sgarbi: il sottosegretario alla Cultura, con una nota diffusa sulle sue pagine social, aveva profondamente criticato il simbolo scelto, bocciandolo in tutto e per tutto.
“Mi chiedo come sia possibile accettare, offrire alla città, al presidente della Repubblica e al ministro dei beni culturali, un logo di così insolente bruttezza con la deformazione dei numeri e delle lettere, in una fusione non necessaria che violenta anche la grammatica, declinando al singolare i nomi delle due città che rimangono due, distinte e distanti – aveva attaccato -. Sono due capitali di un solo bene universale: la cultura. Ma è ridicolo declinare al singolare: ‘Siamo capitale italiana della cultura’. C’è da sperare che chi è consapevole del significato della cultura eviti di usare un logo così povero, banale e poco rappresentativo. La storia ci riserva meraviglie: un particolare di un dipinto di Caravaggio sarebbe stato certamente più rappresentativo. Quella ‘B’ deforme, che vale per 3, è inguardabile”.
E così Akòmi, senza troppo clamore, ha deciso di creare un sito web apposito nel quale ha sfoderato tutta la propria creatività per difendere il proprio operato: “Siamo rimasti di capra!”, ammettono, richiamando il celebre insulto spesso utilizzato dallo stesso Sgarbi. E poi ecco uno slogan tutto nuovo: “Facciamo loghi di insolente bruttezza. Deformiamo lettere e numeri senza rendercene conto”.
Un filo rosso che guida gli utenti lungo la homepage: “Una lettera è una lettera, un numero è un numero…e una capra è sempre una capra! Scopri il nostro metodo! Un volume ricco di spunti creativi per tutti gli appassionati di loghi! Vi insegniamo a progettare marchi brutti e deformi che vincono premi!”.
Un modo per ricordare a tutti, e ai detrattori in primis, la vittoria del logo al Worldwide Logo Design Award, competizione internazionale di settore.
Il sito è arricchito con immagini di capre in ogni situazione, generate dall’intelligenza artificiale, e si chiude con un invito ai naviganti: “Belare per credere. Se ancora non ti abbiamo convinto, puoi consultare le migliori recensioni dei nostri peggiori clienti, per toglierti ogni dubbio residuo”
commenta