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Dietro le quinte

La storia d’amore di Claudia e Eugenio, Donizetti si trasforma in cupido

Lei pianista, lui cantante. Sul palco nello spettacolo "L'aio nell'imbarazzo" anche Vittorio, il loro piccolo di un anno, nei panni del figlio dei personaggi Enrico e Gilda

Bergamo. Ha conosciuto l’anima gemella grazie alla musica di Donizetti. Lei pianista, da sempre affascinata dal mondo della lirica, lui cantante, entrambi allievi del conservatorio di Parma. Un binomio perfetto già in partenza. Super determinata a fare la musicista nella vita, a ventidue anni lei sapeva già di voler lavorare con i cantanti. Poi il fato ha fatto di più. Durante una lezione di arte scenica, ha incontrato il vero amore, Eugenio Maria De Giacomi, che interpretava Dulcamare de “L’elisir d’amore”.

Insomma, galeotto fu Gaetano Donizetti. “Lui aveva colpito fin da subito per la sua tecnica e la capacità attoriale. È nata subito la stima”, racconta.

Così inizia la storia di Claudia Zucconi, pianista e maestro accompagnatore, tra i tanti professionisti che hanno reso possibile la messinscena di “L’aio nell’imbarazzo”, terzo titolo in programma al Donizetti Opera Festival affidato alla regia di Francesco Micheli.

Claudia non compare mai sul palco, se non alla fine, ma il suo ruolo è fondamentale. Accompagna nota dopo nota il cast nella preparazione del proprio ruolo prima delle prove con l’orchestra. Poi durante le prove e nei live, armata di spartito e cuffie, che la tengono in costante comunicazione con i tecnici di palco, gestisce i tempi e le entrate in scena dei personaggi.

“Dietro le quinte c’è un gran movimento seppur ordinato. Ci sono i cambi costume, le truccatrici pronte per rifinire sempre il trucco al cast. C’è tutta una équipe di persone pronte ad aiutare ogni personaggio quando esce di scena. Dinamiche molto simili alle squadre di calcio, quando i calciatori escono dal campo”.

E come le più belle storie, anche loro hanno un lieto fine: il piccolo Vittorio che il prossimo 7 dicembre festeggerà il primo anno. Lei pianista, lui basso-baritono. Una vita piena di emozioni, un lavoro in giro per i teatri più belli, un bimbo che avrà la fortuna di crescere vicino a tutto questo. Questa sarebbe già la premessa di una storia dolcissima, da leggere con mente e cuore leggeri. Ma c’è di più.

Ancora una volta lo zampino è di Gaetano Donizetti. Per coincidenze varie Claudia ed Eugenio si sono stati ingaggiati, seppur in opere diverse. Lei nella squadra de “L’aio nell’imbarazzo”, lui nel cast di “Chiara o Serafina?”, adattamento per bambini dell’opera donizettiana “Chiara e Serafina”.

Questa volta però il piccolo Vittorio, non è rimasto a casa con le nonne o dietro le quinte. È diventato la piccola star dello spettacolo, lo stesso in cui lavora la sua mamma, nei panni del figlio dei personaggi Enrico e Gilda, diventando così la comparsa più dolce e giovane che la storia dell’opera lirica abbia mai conosciuto.

“Quando ci hanno proposto di far entrare in scena Vittorio per noi è stata una vera sorpresa – spiega Claudia – Anche se muovere un bambino così piccolo non è facile – deve mangiare a certi orari – eravamo felicissimi e abbiamo accettato. È stata una scommessa perché lo spettacolo è molto complesso e io non posso distogliere l’attenzione dal mio ruolo nemmeno per un secondo”.

Una scommessa vinta senza ombra di dubbio. “Quando non era in scena, doveva stare in camerino con le nonne, mia sorella, oppure Eugenio, che correva da noi al Teatro Donizetti dopo aver finito le prove al Sociale. Vittorio è stato bravissimo, ci ha stupiti!”.

 

Generico dicembre 2022

 

L’esperienza, che ha coinvolto tutta la famiglia, si è rivelata per la pianista anche una grande soddisfazione professionale. “Francesco Micheli, geniale, ha progettato una scena con stanze che si muovevano seguendo la parola del libretto e i tempi musicali. È uno spettacolo che ha richiesto moltissima concentrazione. È stato un onore immenso lavorare al fianco di due grandi come Alex Esposito e Alessandro Corbelli, ma anche con i giovani della Bottega Donizetti, l’accademia del festival”.

Quella di Claudia è sicuramente una vita di grandi emozioni dove però non mancano le difficoltà. “Io sono pianista, mio marito è cantante, siamo freelance e lavoriamo in tutti i teatri. È capitato per caso di essere entrambi impegnati per il Donizetti Opera. Bergamo ci ha accolti come famiglia, ci siamo sentiti a casa. Da quando è nato Vittorio è stato un tour de force, siamo spesso in giro, ma per fortuna abbiamo le nonne che ci supportano e forniscono l’assistenza che le donne come me, libere professioniste, non hanno dallo Stato”.

Claudia oggi è una pianista con una carriera ben avviata e una donna felice: “Alle giovani e ai giovani dico: dovete fare quello che vi rende felici. Non abbiate mai paura dell’impegno, anche se viviamo in tempi difficili. Vivere di musica e fare un figlio non è facile, servono tanti sacrifici. Ma è possibile e soprattutto bellissimo”.

Ora non possiamo sapere come andrà a finire la storia, se Vittorio seguirà la strada della mamma e del papà e se ne intraprenderà una nuova. Una cosa è certa: sarà uno dei bambini più fortunati al mondo perché nella sua vita ci sarà sempre musica.

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