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Il dramma

Ranica piange Manuel: morto nello schianto in auto a 22 anni, dopo la serata con gli amici fotogallery

"Lavorava come manutentore nella ditta di famiglia a Osio Sopra. Era tifoso dell'Atalanta e amava le gite in montagna", racconta chi lo conosceva. Lascia nel dolore papà Gilberto, mamma Lara e la sorella Linda. Lunedì i funerali

Ranica. Prima di tutto c’era il lavoro nella ditta di famiglia, a Osio Sopra. Poi venivano l’Atalanta, le gite in montagna e le ore passate con gli amici a giocare al videogame ‘Call of Duty’. Questo e molto altro era Manuel Rota Graziosi, morto nella notte tra venerdì e sabato a soli 22 anni, mentre tornava a casa da una serata passata al Jam di Nembro.

La tragedia si è consumata poco prima delle due in via Vasvecchio, a un minuto d’auto dal locale in cui si trovavano lui e tre amici. A lanciare per primi l’allarme sono i residenti, svegliati da un botto tremendo: il guardrail che corre a lato della strada è sfondato. E nell’acqua gelida del canale c’è una Volkswagen Golf bianca ribaltata.

È l’1.50 quando sul posto arrivano una sfilza di mezzi di soccorso: un’automedica e cinque ambulanze, oltre alla polizia stradale e i vigili del fuoco che recuperano l’auto con una gru. Al posto da guidatore c’è Manuel, ormai privo di vita. I tre giovani rimasti feriti – una ragazza di 20 anni e due 21enni – sono riusciti a uscire da soli dall’auto, tentando in tutti i modi di estrarre l’amico dall’abitacolo. Uno dei tre, in particolare, è rimasto a lungo nell’acqua del canale rischiando l’assideramento. La 20enne è stata trasportata all’ospedale Papa Giovanni, gli altri due all’Humanitas Gavazzeni e al Bolognini di Seriate prima di essere dimessi in mattinata.

Sulle cause dell’incidente sono in corso accertamenti. Sicuramente l’asfalto bagnato può avere facilitato la perdita di controllo sulla Golf. “Uscivamo spesso con Manuel il fine settimana, su quell’auto potevamo esserci anche noi” raccontano Paolo, Matteo e Daniel, suoi coetanei. Hanno gli occhi rossi dalla commozione ripensando ai momenti trascorsi insieme al loro amico: chi sui banchi di scuola, chi al lavoro, chi al mare in vacanza. “Indimenticabile quella a Riccione – ricorda uno dei tre -. Anche se il posto che Manuel preferiva era la montagna. Era iscritto al Cai di Alzano da quando era piccolo e lo trovavi sempre alla baita del Cernello”, un rifugio a 1.900 metri di altezza a Valgoglio. “So che dava anche una mano nella gestione. Era un ragazzo sempre sorridente, alla mano”.

Manuel Rota Graziosi viveva in via Patta a Ranica con la famiglia, in una villetta nella zona industriale del paese. Aveva studiato elettronica all’Isiss Valle Seriana di Gazzaniga, prima di lavorare nella ditta del padre Gilberto. Lascia nel dolore anche mamma Lara e la sorella Linda. Lunedì 5 dicembre alle 10 i funerali nella parrocchiale del paese.

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