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I dati

Bergamo, l’estate infinita: “A ottobre un solo giorno sotto i 20°, clima fermo a due mesi fa”

Ferrara (3B Meteo): "Da mercoledì temperature in ulteriore rialzo". E sempre più sindaci posticipano l'accensione dei termosifoni

Non stupisce il fatto che molti sindaci stiano posticipando l’accensione dei termosifoni: chi al 29 ottobre (come per esempio i comuni di Bergamo e Dalmine), chi all’1 e 2 novembre (Alzano Lombardo e Villa di Serio). “Questo ottobre si chiuderà con temperature ampiamente sopra la media. Nel caso specifico di Bergamo, parliamo di almeno 3-4 gradi – spiega Edoardo Ferrara, meteorologo del centro 3BMeteo -. In questo periodo dell’anno le temperature massime si aggirano attorno ai 17 gradi. Se martedì sono previste nuvole e qualche piovasco, da mercoledì in poi saranno in ulteriore rialzo e toccheranno i 22-23 gradi”.

Il giorno più ‘estivo’ del mese, finora, è stato venerdì 7 ottobre con 25 gradi. Venerdì scorso (21 ottobre) è stato invece l’unico giorno con una massima inferiore ai 20 gradi. “Chiariamo subito, in passato ci sono stati giorno molto più caldi. Il 24 ottobre 2018, per esempio, qualche giorno prima dell’arrivo della tempesta Vaia – rileva Ferrara – a Bergamo la massima toccava i 30,4 gradi registrati all’aeroporto di Orio al Serio. Ma si è trattato di un’eccezione – precisa -, di un picco di breve durata. Ora, invece, abbiamo a che fare con una persistenza di temperature sopra la media. In quest’ottica il 2022 è l’anno più caldo mai registrato, a Bergamo come a livello nazionale”.

C’è poi l’aspetto pluviometrico. Tradotto, la pioggia. “Da inizio anno gli accumuli complessivi spaziano dai 300-400 millimetri della Bassa Bergamasca ai 700-800 delle alte valli – prosegue l’esperto -. Significa che abbiamo un ammanco di 500-600 millimetri, con un deficit complessivo del 40-50% rispetto alla normalità”. Piogge significative – quelle che riempiono le falde e creano un serbatoio nevoso – mancano ormai dal dicembre dell’anno scorso. “Sulle Alpi lombarde lo zero termico ha superato i 3.500 metri e lo farà anche nei prossimi giorni – osserva Ferrara -. Ma questo è tipico del semestre estivo, non certo del periodo autunnale”.

A preoccupare, dunque, non è solo il caldo anomalo. “È plausibile che il 2022 sarà tra gli anni più secchi mai registrati, a meno che non si verifichino eventi significativi che ad oggi sembrano poco probabili, almeno fino a metà novembre e forse oltre”. Ferrara si riferisce a ondate di gelo, neve e appunto pioggia. “Considerando le temperature previste nei prossimi giorni, possiamo tranquillamente affermare che climaticamente siamo indietro di due mesi. A Bergamo sembra di essere a inizio settembre, non a fine ottobre”.

Secondo le stime, il posticipo di due settimane della stagione termica può comportare un risparmio del 2% nei consumi annuali di un condominio, ma è una magra consolazione: “L’emergenza climatica – ammonisce l’esperto – è il primo problema da affrontare”. Solo per fare un esempio, la devastante siccità degli ultimi mesi ha messo in ginocchio centinaia di aziende agricole, con danni elevatissimi. Si parla di 488 attività e oltre 18 milioni di euro di danni nella sola provincia di Bergamo.

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